La Juniores nazionale dell’Albalonga sfiora l’impresa nel match interno con l’Ostia Mare, giocato in inferiorità numerica per circa 80 minuti. La squadra di mister Alessandro Di Nunno ha giocato con tanta determinazione e solo nel finale ha visto sfumare tre punti che probabilmente avrebbe meritato.
«Abbiamo avuto un approccio importante – spiega l’allenatore degli azzurri -, poi l’arbitro ha deciso di espellere Lancioli dopo dieci minuti per un’espressione ingiuriosa e chiaramente l’episodio ha cambiato l’inerzia della partita. Poco dopo siamo andati sotto, ma abbiamo reagito già prima dell’intervallo colpendo un palo con Trincia. Nella ripresa abbiamo avuto nuovamente un ottimo impatto e siamo riusciti a raggiungere il pareggio su rigore con Trincia e poi abbiamo siglato il sorpasso con Pompili a un quarto d’ora dal termine. Sembrava fatta, ma una disattenzione difensiva ci è costata la vittoria: peccato, ma i ragazzi sono stati encomiabili».
La gara con l’Ostia Mare ha visto anche l’allontanamento dalla panchina dello stesso Di Nunno. «In quindici anni di carriera e, credo, circa 500 panchine, questa è la mia terza espulsione: penso di non essere andato oltre con le proteste, ma l’arbitro ha valutato diversamente».
Nel prossimo turno l’Albalonga sarà ospite del Grosseto. «Credo che finora abbiamo meno punti di quelli che questo gruppo merita di avere. Abbiamo avuto un ottimo rendimento esterno tanto che siamo riusciti sempre a vincere fuori casa. Sono convinto che questa squadra se la possa giocare con tutti e al momento nessun piazzamento ci è precluso».
L’obiettivo principale, però, è un altro. «Vogliamo far crescere i nostri ragazzi e cercare di prepararli per la prima squadra. In questa stagione abbiamo già visto il nostro Trincia esordire con la serie D in una gara di Coppa Italia, mentre sono in pianta stabile tre ragazzi che l’anno scorso facevano parte del nostro gruppo, vale a dire Pacielli, Magliocchetti e Galluccio» conclude Di Nunno.