RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
APPLICARE LA COSTITUZIONE, SALVARE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
La Costituzione va applicata: la Scuola di formazione professionale, quella in cui il Paese costruisce il suo futuro, deve essere sotto il controllo pubblico, fuori dagli interessi privati e dalle gestioni fallimentari e clientelari del Comune di Albano Laziale.
Mentre il curatore fallimentare della società partecipata Albafor preparava la sua relazione per il Tribunale di Velletri, continuavano in Formalba le assunzioni clientelari di parenti di primo grado dei consiglieri comunali di Albano, questa volta tramite le cooperative esterne. Uno scandalo impunito senza vergogna e senza fine!!!
Per riportare un po’ di moralità nella gestione della cosa pubblica ci auguriamo che venga contestata la bancarotta fraudolenta alla disastrosa gestione della società partecipata Albafor.
Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede con forza le dimissioni del Sindaco Marini, massimo responsabile del fallimento della società partecipata Albafor.
Insegnati e personale tecnico e amministrativo continuano a lavorare e a garantire il diritto allo studio degli oltre 1.200 studenti nelle 7 sedi sparse in tutta la provincia di Roma, da qualche settimana hanno ricevuto sei mesi di stipendi arretrati, dei nove scoperti.
Dopo i tentativi di reprimere i lavoratori anche per la semplice richiesta di intervento delle istituzioni, questi stipendi sono arrivati giusto in tempo per non far esplodere la situazione.
E’, però chiaro a tutti che non ci sono raccomandazioni, né “santi da pregare” in questo ginepraio di collusioni partitiche ed interessi personali, non valgono gli oroscopi di chi ha già promesso tutto e non ha portato nulla di buono.
I lavoratori sono stati sempre la prima vittima sacrificale della malagestione di Albafor che potrebbe scaricarsi pesantemente sulla sua erede, Formalba.
Le società partecipate, come i Tribunali in tutto il paese stanno sentenziando, sono state il terreno di conquista della corruzione e dello sperpero dei fondi pubblici.
La privatizzazione del rapporto di lavoro,( dalla assunzione senza concorso, alla diversificazione dei contratti, da quello nazionale della formazione professionale alle partite IVA, al JobsAct, la libertà di controllo dei lavoratori da parte della dirigenza) ha consentito una “privatizzazione” fatta con i fondi pubblici, il meglio che un privato possa sperare!
In tutto questo la Scuola, quella in cui il paese costruisce il suo futuro perde non solo risorse importanti ma anche la funzione che la Costituzione le ha assegnato: tradisce immediatamente le sue finalità nel momento stesso in cui i docenti e il personale non vengono rispettati proprio dall’istituzione che dovrebbe “insegnare” il bene collettivo.
In attesa della pubblicazione della relazione del curatore fallimentare della Albafor, il Sindacato Generale di Base invita i lavoratori a non abbassare la guardia, di prendere contatto diretto con il sindacato, rifuggire dalle menzogne di chi ha generato questa situazione eppure dalle “rassicurazioni” di quanti, conoscendola, l’hanno coperta.
I lavoratori non hanno bisogno di “protettori”
ma di riscoprire la loro reale forza quando sono organizzati!
La Scuola di Albano, Marino, Pomezia, Valmontone, Velletri, Cecchina e Colleferro deve tornare in pieno possesso e controllo della collettività!