Grazie ad un accordo condiviso tra Amministrazione comunale e Consorzio A.S.I. è stato adottato per Ceccano il Piano Urbanistico Operativo Consortile che riguarda la cosiddetta “zona mista” della contrada Colle S. Paolo.
L’area che interessa una parte dell’asse attrezzato A.S.I. e tutto il tratto ceccanese della Statale Monti Lepini è ora sottoposta ad un piano attuativo il cui iter, iniziato dal 2011, si è finalmente potuto sbloccare con una chiara azione amministrativa a cui l’Amministrazione Caligiore ha voluto dare seguito.
Pertanto da ieri all’Albo comunale è stato pubblicato per la durata di 30 giorni l’avviso di deposito di questo strumento urbanistico che ricorda il Sindaco, Roberto Caligiore “consentirà di rilanciare sviluppo ed occupazione in un’area che un tempo per Ceccano è stata strategica e che ora può tornare ad esserlo uscendo dal cono d’ombra caduto negli anni sui territori a declino industriale”.
Il primo cittadino, che ha preteso che tutto l’iter venisse seguito scrupolosamente dai tecnici del Comune, può ora considerare “raggiunto – quello che lui stesso definisce – un obiettivo logisticamente importante per la posizione che Ceccano da sempre mantiene a ridosso della Statale dei Monti Lepini, arteria decisiva ora ritenuta fondamentale e strategica per gli sviluppi che questo piano, condiviso con l’A.S.I., potrà assicurare alla nostra comunità”.
Si tratta non solo di sviluppi, ma di impulsi concreti sia in termini di future occupazioni lavorative, rese possibili dagli insediamenti produttivi che ora per il piano potranno insediarsi nell’area, sia per quelli da recuperare.
Un’operazione interessante economicamente non solo per il mondo del lavoro, ma anche per gli oneri concessori che potranno derivarne per il bilancio comunale. Per Caligiore “questo è un’importante atto amministrativo di governo del territorio che traduce operativamente indicazioni, trasformazioni e utilizzazioni che, con le dovute autorizzazioni tecniche, potranno essere ammesse in questa porzione del territorio comunale”.
“Resta il fatto che l’adozione di questo strumento consente sia alla comunità, ma soprattutto all’Amministrazione di decidere ora in modo puntuale quali saranno i processi di trasformazione del territorio da sostenere e potenziare oppure, viceversa, da arrestare, ma sempre comunque in un’ottica di sviluppo sostenibile”. I cittadini potranno comunque visionare gli elaborati e le relazioni tecniche sull’area presso il 4° Settore comunale e, eventualmente, produrre osservazioni e controdeduzioni entro e non oltre i 30 giorni della rituale affissione all’Albo.