Riapre al pubblico domani, giovedì 22 Dicembre, il Braccio Nuovo dei Musei Vaticani.
Torna a splendere il capolavoro, progettato e realizzato tra il 1816 e il 1822 dell’architetto dei Sacri Palazzi Apostolici, Raffaello Stern e dello scultore Antonio Canova, responsabile a quel tempo del recupero delle opere vaticane trafugate da Napoleone.
Commissionato da Papa Pio VII Chiaramonti per ospitare la statuaria antica, il braccio, capolavoro del Neoclassicismo, si compone di un corridoio lungo 68 metri nel quale si aprono 28 grandi nicchie contenenti altrettante statue, intervallate da busti maschili e femminili raffiguranti personaggi celebri del mondo antico.
Un trionfo di luce e di tecnica, riportato allo splendore originario grazie al lavoro attento ed appassionato di un vasto gruppo di professionisti che dal 2009 sono impegnati nel restauro, finanziato in parte dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e in parte dai Patrons of Arts in the Vatican Museums.
Un lavoro di estrema complessità, che ha visto impegnate professionalità afferenti da diversi settori e Paesi e che ha prodotto uno straordinario esito estetico e conservativo, frutto di un studio corale attuato nei minimi dettagli.
Uno “stupore armonioso” come afferma Antonio Paolucci, direttore in uscita dei Musei Vaticani, torna a sorprendere il visitatore all’ingresso nel Braccio Nuovo.
L’imponenza della struttura, unita al chiarore offerto dei lucernari progettati appositamente per illuminare le statue nelle nicchie, avvolge lo spettatore offrendo ai suoi occhi una scala cromatica che spazia dal bianco al crema delle statue, passando dal grigio chiaro delle pareti in contrasto con i rossi dei marmi del pavimento.
Circa centoquaranta le statue restaurate, tra le quali l’Augusto di Prima Porta e il Nilo circondato da puttini. Più di mille rosoni staccati e riposizionati dopo l’intervento conservativo, una messa in sicurezza dell’intera struttura per un valore complessivo di 2,3 milioni di euro.
È un “premio” questo, che Paolucci consegna a se stesso e a tutti i visitatori a ridosso della fine del suo mandato, e che tutti potremo apprezzare all’interno dei percorsi espositivi dei Musei Vaticani a partire da giovedì 22 Dicembre.