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Lazio, Stabilità 2017: Via Libera dalla Commissione Bilancio

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LAZIO. STABILITÀ 2017, VIA LIBERA DALLA COMMISSIONE BILANCIO

Rinviato all’Aula, convocata per il 27, il bilancio di previsione con 278 emendamenti

La commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Simone Lupi (Pd), ha dato parere favorevole, a maggioranza, alla legge di Stabilità regionale 2017 (proposta di legge regionale n. 357/2016). Via libera anche al Bilancio del Consiglio regionale (proposta di deliberazione consiliare n. 75. Il Bilancio 2017-2019 della Regione Lazio (pl 358), invece, è stato rinviato direttamente all’Aula con i 278 emendamenti presentati in commissione.

Il voto finale è arrivato alle 11,50 dopo una sessione di lavoro iniziata ieri alle 14,40 e proseguita per tutta la notte. Soddisfatto il presidente Lupi il quale al termine della maratona ha dichiarato quanto segue: “Voglio ringraziare tutti i commissari e i consiglieri che hanno partecipato alla lunga e approfondita analisi del testo della legge di stabilità. Questo ci ha permesso – ha concluso Lupi – di inviare alla discussione in Aula consiliare una proposta più condivisa e migliorata, che rafforza l’azione politica ed amministrativa”.

 

Numerosi gli emendamenti alla legge di stabilità proposta dalla Giunta esaminati nel corso della seduta, sia della maggioranza che dell’opposizione. Con la proposta di legge di stabilità regionale (pl 357) si provvede innanzi tutto al rifinanziamento delle leggi di spesa regionale, elencate in due tabelle allegate al provvedimento con i relativi importi stanziati.

 

Le misure fiscali

Per gli anni d’imposta 2017 e 2018, s’intende rimodulare con l’articolo 2 la maggiorazione dell’addizionale regionale Irpef. Oltre alla riduzione del prelievo fiscale per tutti i soggetti con reddito imponibile superiore a 35 mila euro, si prevede una rimodulazione progressiva in chiave riduttiva che interessa i tre scaglioni di reddito compresi tra i 15 mila e i 75 mila euro. Per i contribuenti con reddito inferiore a 35 mila euro, già esentati negli anni 2015 e 2016 dalla maggiorazione dell’addizionale Irpef, resta confermata la disapplicazione di tale misura aggiuntiva del prelievo e per i nuclei familiari con reddito fino a 50 mila euro e tre o più figli a carico, nonché quelli con uno o più figli disabili.

 

Con un emendamento dei consiglieri Riccardo Valentini (Pd), Daniele Fichera (Psi), Gino De Paolis (Si-Sel) e Piero Petrassi (Cd), le aliquote sono state leggermente limate in commissione Bilancio, a favore degli scaglioni di reddito più bassi: la maggiorazione dell’aliquota dai 15 mila ai 28 mila euro passa all’1 per cento, anziché all’1,1 per cento inizialmente previsto (il prelievo complessivo passa al 2,73 per cento in luogo dell’attuale 3,33 per cento); la maggiorazione dello scaglione di reddito tra i 55 e i 75 mila euro passa dall’1,5 per cento all’1,70 per cento (il prelievo complessivo passa così dal 3,33 per cento al 3,23 per cento). La platea degli esentati dalla maggiorazione viene ampliata, rispetto al testo della Giunta, grazie a un emendamento di Giancarlo Righini (FdI), agli ultrasettantenni portatori di handicap appartenenti a nuclei familiari con un reddito non superiore a 50 mila euro. La riduzione del prelievo fiscale per i redditi superiori ai 35 mila euro sarà tra i 106 e i 206 euro rispetto al 2016. Le disposizioni dell’articolo 2 della pl 357 comportano minori entrate per 324 milioni di euro per ciascuna annualità 2017 e 2018.

 

L’articolo 3 detta disposizioni in materia di azioni di contrasto all’evasione fiscale dei tributi regionali (prioritariamente Irap e addizionale regionale Irpef), attraverso la partecipazione attiva dei comuni “per mezzo dei soggetti preposti all’accertamento tributario, di segnalazioni qualificate di atti, fatti e negozi che manifestino immediatamente e oggettivamente, senza la necessità di ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi da parte di soggetti passivi di tributi regionali”, vale a dire il controllo incrociato di banche dati. A fronte di tale collaborazione, sarà riconosciuta ai comuni una quota pari al 60 per cento – anziché il 50 per cento, grazie a un emendamento di Daniele Sabatini (Cuoritaliani) – delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo a valere sui tributi regionali. L’articolo 4 modifica la disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, prevedendo una procedura codificata e certa che consenta di verificare la natura e i quantitativi di rifiuti che i soggetti passivi dichiarano come scarti, e pertanto ammessi al pagamento del tributo in misura ridotta dell’80 per cento.  Sono abrogati anche i riferimenti normativi alla parziale destinazione del gettito dell’ecotassa alle province, conformando così la norma regionale alla più recente normativa nazionale.

 

Aremol, Astral e Garante delle imprese

L’articolo 5 intende introdurre misure premiali e sanzionatorie contro gli sprechi di acque minerali da parte dei titolari di concessioni minerarie e di autorizzazione all’utilizzazione delle stesse. L’articolo 6 per la soppressione dell’Agenzia regionale per la mobilità (Aremol) e il trasferimento delle relative attività ad Astral SpA a partire dall’entrata in vigore della legge di stabilità 2017 è stato sostituito nel cuore della notte, dopo una lunga e articolata discussione, da un articolo sostitutivo presentato dagli assessori Michele Civita e Alessandra Sartore. Così recita il nuovo articolo 6: “Dal 30 settembre 2017 l’Aremol cessa le proprie attività le quali sono affidate ad altra società regionale con apposito provvedimento legislativo”.

 

Quale metodologia di valutazione ex ante degli atti normativi e amministrativi rivolti alle micro, piccole e medie imprese (Mpmi), l’articolo 7 disciplina l’introduzione del cosiddetto “Test Mpmi”, e istituisce il Garante delle Mpmi, nominato con decreto del presidente della Regione. L’articolo 8 detta disposizioni varie, modificative o abrogative della legislazione regionale vigente. Con alcune disposizioni s’intende agevolare il recupero dei crediti vantati dalla Regione Lazio nei confronti delle pubbliche amministrazioni e modificare la normativa relativa al segretariato generale della Giunta. Il comma relativo all’eliminazione dell’obbligatorietà di mantenere non meno del 51 per cento di partecipazione regionale a Lazio Ambiente SpA è stato soppresso su richiesta dall’assessore Mauro Buschini, il quale ha annunciato nel contempo che la norma sarà ripresentata per l’esame da parte dell’Aula riformulata, per dare una possibilità di una definizione migliore.

 

Tra gli altri emendamenti introdotti durante i lavori della quarta commissione: la norma a favore dei cosiddetti “urtisti” che operano su area pubblica da almeno cinquant’anni e la definizione degli spazi delle edicole che è possibile destinare alla vendita di prodotti alimentari (Storace, La Destra); un emendamento alla legge sui servizi sociali che prevede la promozione di iniziative per la prevenzione della violenza di genere e la programmazione della rete degli interventi (Bonafoni, Si-Sel, e altri), la perimetrazione della riserva naturale della “Sughereta di Pomezia”, di recente istituzione (Corrado, M5s), nuove norme in materia di spettacoli dal vivo (Patanè, Pd); l’abolizione delle tasse di concessione regionale alle agenzie di viaggio e turismo (Malcotti, Cuoritaliani).

 

La legge di stabilità 2017 emendata dalla commissione Bilancio passa ora all’esame dell’Aula consiliare, assieme al Bilancio di previsione 2017-2018 (pl 358). Il Consiglio regionale dovrà discutere e approvare anche gli altri documenti approvati dalla quarta commissione nei giorni scorsi: il rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015 (proposta di legge n. 356/2016); il rendiconto consolidato di Giunta-Consiglio (proposta di deliberazione consiliare n. 68/2016); l’assestamento delle previsioni del bilancio 2016-2018 (pl 340); il Documento di economia e finanza regionale 2017-2019 (Defr, proposta di deliberazione consiliare n. 74/2016); il bilancio di previsione 2017-2019 del Consiglio regionale (pdc n. 75/2016).

 

La seduta del Consiglio regionale è stata convocata per martedì 27 dicembre 2016 alle ore 14.  I lavori proseguiranno secondo il seguente calendario:

 

– mercoledì 28: dalle ore 12,30;

– giovedì 29: dalle 10,30 proseguiranno ad oltranza.

 

Gli emendamenti possono essere presentati fino alle ore 19,00 di martedì 27 dicembre 2016. I subemendamenti fino alle 13,00 di mercoledì 28.