“Soddisfatti del percorso, partito con sei vittorie e poi proseguito ritrovandoci anche dopo alcune sconfitte: la mia squadra ha dimostrato grandi capacità di reazione sinonimo proprio di forza mentale. Ci sono state vittorie più nette in cui abbiamo avuto più continuità e altre più sofferte dove però va dato atto che le avversarie hanno fatto delle prestazioni eccelse, per cui si tratta di gare diverse nella forma ma tutte ci hanno dato a modo loro segnali positivi e spunti su cui crescere. Dal punto di vista offensivo sono contento delle ultime uscite dove siamo riusciti a gestire i ritmi e scegliere le soluzioni d’attacco giuste, da questo trend possiamo trarre forza ulteriore e così migliorare anche dal punto di vista difensivo.”
Tre sconfitte appena ma che bastano a tenerci fuori dalle Final Eight, ma essere così vicini a Valmontone e Napoli che hanno chiuso un’andata da applausi serve a dare il giusto peso anche al ruolino tenuto da Palestrina.
“Dobbiamo essere bravi a non assuefarci alle vittorie, nessuna è mai scontata, ci sono gli avversari, ci vuole tempo per assemblarci ed esprimerci al massimo delle potenzialità, nel nostro record di 12-3 possiamo dire di aver sbagliato forse due partite, le difficoltà ci sono per tutti e lo abbiamo visto sulla nostra pelle ma anche sulla fatica che hanno fatto le nostre antagoniste. Il rammarico è che con questo ruolino negli altri gironi saremmo entrati anche alle Final Eight, ma vanno fatti i complimenti a Valmontone e Napoli che nel nostro girone ci hanno preceduto e battuto nello scontro diretto. Sfrutteremo la settimana di pausa per la Coppa per prepararci al rush finale.”
In casa ma soprattutto fuori abbiamo assistito a belle rimonte e brillanti finali in volata, supportati da un pubblico attaccatissimo che si esalta in trasferta e… che al PalaIaia potrebbe essere ancor più un fattore?
“L’atteggiamento della squadra fuori casa è un segnale importante perché ritengo soprattutto in queste occasioni si vede il temperamento, e di quello tenuto dai miei ragazzi ne sono entusiasta. Ci sentiamo molto aiutati dai nostri tifosi lontano da casa e vorrei che (essendo anche io di Palestrina) fossero più partecipativi e presenti al PalaIaia, come ho detto prima non bisogna avere assuefazione alla vittoria o darla per scontata sulla carta, godiamoci gli eventi sportivi della domenica con entusiasmo e non aspettiamo che siano i giocatori a caricare il pubblico ma viceversa. Vicinanza di cui ognuno ha estremamente bisogno, nel momento di necessità che può esserci ogni domenica perché possono capitare problematiche fisiche in settimana che non consentono sempre di esprimersi al meglio, e comunque è fisiologico anche nel corso della gara avere alti e bassi e quando arrivano quest’ultimi il tifoso deve essere il primo a capirlo. Stiamo ricevendo tanto affetto e penso che i ragazzi abbiano ripetutamente dimostrato il loro attaccamento, sempre giusto ricordare ed enfatizzare le belle cose fatte in queste tre stagioni.”
Inizia il girone di ritorno, impressioni per domenica e in generale su come sarà la preparazione in vista dei playoff.
“Devo dire che nelle scorse stagioni non siamo arrivati male a maggio, due anni fa il rammarico fu per alcune situazioni fisiche occorse nei playoff, mentre l’anno passato abbiamo pagato un avversario più fisico e profondo, quest’anno cerchiamo di vivere alla giornata migliorando poco alla volta, non fa grossa differenza la posizione e oltretutto stavolta in post-season ci saranno gli incroci con un altro girone (il D) di cui sappiamo ancora poco. Sfrutteremo in base al calendario i periodi in cui potremo lavorare per raggiungere il miglior stato psico-fisico utile per i playoff, cercando di migliorare le semifinali raggiunte, ma ben sapendo che qui non ti regala niente nessuno.
A iniziare da domenica, arriva Teramo con cui abbiamo vinto soffrendo all’esordio; analizzando le gare che ha fatto con Valmontone, Napoli, Barcellona ha dato filo da torcere a tutti fino all’ultimo e vorranno riscattarsi dopo le recenti sconfitte pesanti ma con avversari molto forti. L’importante ora è vincere, sempre meglio una “brutta” vittoria che una “bella” sconfitta!”.