Riceviamo e pubblichiamo:
Le vicende politiche degli ultimi giorni, scaturite in seguito al risultato delle elezioni provinciali, hanno fornito la prova provata, semmai ce ne fosse stato bisogno, che la tanto sbandierata “Piattaforma Civica” del Sindaco De Donatis non è mai decollata; non è mai stata operativa e, al di là di uno sterile tentativo di imitazione, non produrrà effetto alcuno sul futuro della nostra città. Si sono già eclissati la maggior parte dei suoi membri, protagonisti solo in chiave elettorale, escluso quelli che sperano ancora di poter ottenere in qualche modo la luce dei riflettori.
La cosiddetta “Piattaforma” ha avuto una funzione prettamente elettorale, permettendo agli esponenti dei partiti politici di presentarsi agli elettori sotto “nuove” vesti. Come più volte detto durante la campagna elettorale: “L’abito non fa il monaco”. Non vi era nessuna novità, i volti e le persone protagoniste – a detta loro del cambiamento – erano sempre gli stessi, come sempre le stesse sono le logiche che li animano, persino i simboli delle liste erano quasi del tutto identici a quelli dei partiti, mancava solo la scritta del partito. Tra l’altro, molti dei vari esponenti della Piattaforma avevano già ricoperto in passato dei ruoli istituzionali concorrendo alla formazione della pesante eredità che oggi andrebbe affrontata senza ulteriori perdite di tempo.
Ripercorrendo le varie tappe, prima ci fu l’endorsement di Abbruzzese (F.I.) nei confronti del Sindaco la sera stessa della vittoria al ballottaggio, poi a fine agosto la nascita del gruppo consiliare di Forza Italia, per giungere ad oggi ove alle provinciali è stato presentato anche un candidato a sostegno della lista di Schietroma (P.S.I.).
La Piattaforma Civica avrebbe dovuto, invece, far nascere dei tavoli di lavoro aperti al contributo dei cittadini, doveva essere un soggetto nuovo, autonomo ed indipendente, pronto a sfruttare anche le potenzialità della rete. Qualcuno ha mai saputo se dopo le elezioni questi tavoli di lavoro si siano mai formati, dove si svolgano i loro incontri e se siano aperti a tutti o solo ad una cerchia ristretta di persone? Ed i tanti giovani che avevano sostenuto la “Piattaforma” vengono ancora presi in considerazione oppure sono stati strumentalizzati solo sotto le elezioni?
Quante volte in campagna elettorale i protagonisti della Piattaforma hanno parlato di: Partecipazione; Trasparenza; Condivisione? Espressioni buone per attirare gli elettori, ma alla prova dei fatti si resta molto lontani dal mettere in pratica questi principi.
In questi giorni, la maggioranza sta cercando di fare il punto della situazione, forse ci sarà un rimpasto nella Giunta o forse no, è possibile che qualche Consigliere abbandonerà la maggioranza e qualcun altro dell’Opposizione entrerà a farne parte. Le solite manovre politiche di basso cabotaggio, viste tante volte in passato, che hanno reso questa città sempre più isolata dal resto del mondo. Il classico modo di operare della vecchia politica, che non produrrà alcun effetto positivo nei confronti di coloro che più di altri ne hanno bisogno: i cittadini.
Questo vecchio modo di fare politica non impedirà ai giovani sorani di salutare la loro terra per cercare altrove un futuro migliore. Non aiuterà chi non ha un lavoro o quelli che magari un lavoro ce l’hanno ma non riescono ad arrivare a fine mese e non porterà nessun beneficio alle tante famiglie in difficoltà.
Le uniche risposte che fornirà il vecchio modo di fare politica sono quelle di ristabilire i fragili equilibri di una coalizione, nata in funzione anti-Tersigni, ma che non ha un’idea di città, e non sembra in grado di programmare e pianificare un futuro per Sora.
Molto probabilmente l’Amministrazione De Donatis durerà, sopravvivrà o vivacchierà fino al termine del mandato, ma – troppo impegnata a salvarsi da se stessa – non riuscirà a risolvere ed affrontare, neppure in parte, i problemi della città con un primo cittadino sempre impegnato a risolvere i problemi che questo miscuglio di intenti politici gli genererà giorno per giorno.
Nella migliore delle ipotesi saranno cinque anni di limbo, nella peggiore si aggraverà ulteriormente la situazione della città, di cui si avvertono già i primi sintomi parlando con la gente.
In conclusione “niente di nuovo sotto il sole”.
Se le persone protagoniste della scena politica sono sempre le stesse, che si presentino sotto un simbolo politico od un altro, non avverrà mai il cambiamento di cui Sora ha un bisogno vitale. Bisogna scegliere persone con le mani libere, animate da spirito di sacrificio e molta buona volontà.
I sorani dovranno attendere ancora per una ventata di novità e per un reale cambiamento capace di risollevare le sorti di una città che sta vivendo una lunga agonia.
Da semplici cittadini l’augurio è di sbagliarci e che l’attuale Amministrazione riesca davvero a migliorare Sora.
Il tempo è galantuomo e fornirà le risposte.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.