La tenuta agricola di Castel di Guido “rappresenta un patrimonio enorme e un potenziale valore aggiunto per tutto il territorio laziale. Tuttavia decenni di gestioni politiche scriteriate l’hanno ridotta, per molti versi, in condizioni disastrose sia sotto il profilo della tutela ambientale che per quanto concerne dignità e benessere degli animali. Senza dimenticare che un importante vettore di sviluppo economico si è trasformato progressivamente in un fardello. Basti pensare agli alloggi di servizio allocati a 6 euro mensili se non addirittura occupati abusivamente. Questa amministrazione ha quindi ereditato una situazione attraversata da criticità di ogni genere”, è lo scenario tracciato da Daniele Diaco, presidente della Commissione Ambiente
“Ma non è nostra abitudine rassegnarci – garantisce – Intendiamo invertire la rotta e garantire una netta discontinuità, all’insegna di un’oculata programmazione che ci permetterà di mettere Castel di Guido a disposizione di tutti i cittadini invece che di pochi privati. Per invertire il trend, a stretto giro, trasferiremo la gestione al Dipartimento Tutela Ambientale. Si tratta di una scelta che certifica la volontà di valorizzare la tenuta in tutte le sue componenti, poiché crediamo pienamente in un solido progetto di riqualificazione”.
Diaco scandisce le tappe del programma che questa amministrazione intende perseguire. “Vogliamo mettere fine alla logica degli allevamenti intensivi e dar vita a una fattoria didattica-etica, raggiungibile e attraversabile a piedi o in bicicletta tramite un apposito percorso-natura che metta in risalto gli elementi archeologici. L’area diventerà il riferimento per la tutela e la valorizzazione delle biodiversità e accoglierà una rete di orti urbani sinergici con un ampio e variegato ventaglio di coltivazioni, incluse le colture per celiaci. Istituiremo, come in tutti i municipi, il parco canile e gattile per favorire il corretto rapporto zooantropologico e per promuovere le adozioni. Verrà creato un Santuario destinato all’accoglienza degli animali ‘da allevamento’ indesiderati e da ricollocare per restituire loro una vita serena, diritti e dignità. L’intera area diventerà in breve una meta privilegiata per tutte le scuole della regione. Non vogliamo – conclude – perdere più un istante: per Castel di Guido è scoccata l’ora del riscatto”.