Schianto nel buio nella serata di ieri su Via Quadrelle, nel tratto che collega Palestrina a Valmontone, con il pesantissimo bilancio di un morto e un ferito grave trasportato in codice rosso all’ospedale di Palestrina, mentre un altro ferito è stato condotto all’ospedale di Colleferro.
Secondo le prime ricostruzioni delle Forze dell’Ordine, un uomo di circa 40 anni avrebbe urtato con il suo camioncino uno degli alberi presenti ai lati della strada (un tratto che spesso è finito sotto accusa per l’assoluta mancanza di illuminazione) finendo sbalzato fuori dall’abitacolo.
In quel momento sarebbe sopraggiunta in direzione opposta un’autovettura, che lo ha urtato in pieno causandone la morte sul colpo. La catena purtroppo non si è interrotta qui, visto che una seconda auto non ha fatto in tempo ad evitare l’impatto, urtando il veicolo che aveva davanti.
Immediato l’intervento del 118 e delle Forze dell’Ordine, tra le quali i Carabinieri della Stazione di Valmontone e il nucleo radiomobile di Colleferro, oltre che dei Vigili del Fuoco, che hanno soccorso i feriti.
La notizia non ha tardato a diffondersi sui principali canali social, tra i quali Facebook, dove è montato un misto di rabbia e rammarico per un incidente che si sarebbe potuto evitare con un minimo di manutenzione stradale e, forse, anche un pizzico d’attenzione in più da parte di chi siede all’interno dei veicoli. Il tratto di Via Quadrelle infatti, oltre ad essere molto stretto, è reso piuttosto difficile da percorrere in inverno sia a causa della scarsissima visibilità che dalla presenza di numerose lastre di ghiaccio, senza che nessuno ponga rimedio con le macchine spargisale. Il limite di 50 km/h deve essere tassativamente rispettato per non incorrere in brutte sorprese.
“La strada è bruttissima”, “Serve una rotatoria”, “C’è sempre ghiaccio”, “Non c’è la segnaletica stradale”, i commenti più frequenti, ai quali però si aggiunge una buona dose di repliche atte a stimolare la coscienza e il buonsenso di chi quel tratto è solito percorrerlo: “Serve moderare la velocità”, “Bisogna mettere gli autovelox”, “Non è possibile vedere veicoli che sfrecciano quotidianamente in barba ai limiti”, “Non si deve guardare il cellulare mentre si guida”.
In ultima battuta, c’è chi invita anche la provincia a fare qualcosa in più per garantire la sicurezza stradale, soprattutto in un tratto reso pericolosissimo da un incrocio e all’interno del quale esistono pochi punti di riferimento.