Il 27 gennaio 2017 si terrà la celebrazione della “Giorno della Memoria” ad Alatri. La cerimonia avrà luogo presso il campo d’internamento “Le Fraschette”.
Ogni anno si commemorano le sofferenze del popolo ebraico e dei perseguitati dal regime nazista. La decisione di scegliere questo giorno è legata alla legge n. 211, approvata il 20 luglio del 2000 dalla Repubblica Italiana. Sancisce che il 27 gennaio è il “Giorno della Memoria” per ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz.
A partire dalle 9:30 del 27 gennaio, presso il campo “Le Fraschette, si terranno molti eventi celebrativi. Scopriamo il programma nel dettaglio.
Una visita alla mostra documentaria, prevista alle 9:30; il concerto dell’Orchestra da Camera di Frosinone alle 10:00; la visita guidata al campo d’internamento e la deposizione del serto di alloro al monumento dedicato agli internati de “Le Fraschette”, alle 12.00.
Questa manifestazione è stata organizzata dalla Prefettura di Frosinone insieme con il Comune di Alatri, l’Ufficio Scolastico Regionale – Ambito Territoriale della Provincia di Frosinone e l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani.
Fra gli esponenti istituzionali presenti alla manifestazione, ci saranno Giuseppe Morini, Sindaco di Alatri; Pierino Malandrucco, vicario dell’Ufficio Scolastico Regionale Lazio; Carlo Costantini, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani ed Emilia Zarrilli, prefetto di Frosinone.
Quest’ultima consegnerà una medaglia d’onore ai familiari di Arcangelo Turriziani, residente ad Alatri e deportato in un lager nazista.
Diversi i relatori che hanno deciso di prendere parte a questo evento commemorativo. Il giornalista Piero Antonucci leggerà il suo discorso “Le Fraschette”: luogo di dolore. La docente Patrizia Campagna parlerà di “Memoria sociale e identità culturali”. L’ultimo dei tre relatori è un testimone dell’Olocausto: il professor Enrico Modigliani, che racconterà la sua esperienza.
Al Giorno della memoria sono stati invitati anche gli alunni di alcune scuole, per far sì che conoscano l’orrore dell’Olocausto anche le future generazioni.