Politica

Colleferro, il Meetup 5 Stelle critica i toni del Sindaco Sanna

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Ecco l’interrogazione di Guido Bassetto sulla mancata copertura del campetto Polifunzionale del Pantano, a Segni

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL MEETUP 5 STELLE DI COLLEFERRO

Lo scorso 21 gennaio u.s. si è svolto il terzo incontro tra il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna e la cittadinanza, avvenuto in un gremito Teatro Vittorio Veneto.
L’iniziativa che di per sé potrebbe essere considerata positiva, lasciando presupporre l’intento della trasparenza amministrativa, ha lasciato in molti degli intervenuti il rammarico per i toni a tratti e astiosi nei confronti di quanti in questo primo periodo di amministrazione hanno svolto il ruolo che gli compete, di opposizione e/o di stimolo ad operare meglio. Più volte ed in assenza di contraddittorio gli “oppositori” sono stati apostrofati come detrattori, mentecatti o, adoperando un termine ultimamente più in voga, sciacalli (in senso dispregiativo ignorando l’importanza ed il ruolo ecologico di questo bello ed utile animale).

Toni critici rivolti in particolare all’indirizzo della precedente Amministrazione comunale e del MoVimento 5 Stelle. Quest’ultimo più volte menzionato dal primo cittadino con addebiti di scorrettezza politica(!!?), seppure neanche rappresentato in consiglio comunale e sempre pronto, almeno nella prima fase dell’amministrazione Sanna, a suggerimenti, proposte ed istanze costruttive puntualmente ignorate, nell’ottica di quella che pareva dover essere una “svolta” rispetto alle precedenti amministrazioni.

Il primo addebito al M5S è mosso per via del mancato finanziamento riguardante il ponte di collegamento tra via Fontana dell’Oste e via Carpinetana Nord da parte dellattuale Amministrazione a 5 Stelle della Città Metropolitana di Roma Capitale, in particolare nella persona del vice sindaco metropolitano Fabio Fucci (sindaco M5S di Pomezia), indicato come responsabile del diniego finanziario. Come sulla stampa locale, anche in questa occasione il sindaco Sanna ha esternato tutto il suo sdegno e ha confermato uninterrogazione in tandem con lex sindaco Mario Cacciotti, ambedue, come si saprà, consiglieri metropolitani, nei confronti del sindaco capitolino e metropolitano Virginia Raggi.
Il meetup Colleferro 5 Stelle ribadisce quanto già risposto in un recente comunicato: lo sdegno espresso dal nostro sindaco e la dichiarata meraviglia di Cacciotti non possono che essere strumentali in quanto ci si rifiuta di credere, considerando entrambi i consiglieri politicamente troppo navigati per non sapere che nelle casse della Città Metropolitana sono rimasti appena i soldi da destinare ad opere di edilizia scolastica, verso cui il nostro sindaco ha sempre dichiarato, e in tutta onestà anche dimostrato, particolare sensibilità.

Un secondo addebito, ancora all’indirizzo dell’Amministrazione a 5 Stelle della Città Metropolitana, riguarda la mancata disinfestazione in particolare derattizzazione di alcune scuole colleferrine per la quale Sanna ha annunciato di aver prodotto una diffida nei confronti della Raggi in quanto mansione di competenza provinciale. Azione che riteniamo a dir poco eccessiva e propagandistica, anche per via del fatto che in considerazione dell’urgenza avrebbe potuto/dovuto pensarci il Comune (il cui sindaco ricordiamolo è il primo responsabile della salute dei suoi cittadini) richiedendo il rimborso di una spesa non certo proibitiva. Il tutto in considerazione del fatto che, quando il problema è stato evidenziato, si era a cavallo dell’insediamento della giunta Raggi.
Questo e il precedente addebito sembrano ne più ne meno che un unirsi ai quotidiani attacchi di partiti e giornalisti contro Virginia Raggi nell’intento di screditare il MoVimento 5 Stelle.

Il terzo addebito è mosso nei nostri confronti, riferimento allo scambio di comunicati stampa in occasione delle nomine dei responsabili dei Piani Artigianali avvenute a discrezione del sindaco Sanna in piena canicola d’agosto. Una discrezionalità che questo meetup riconosce ma che assolutamente non può accettare da chi ha basato la propria campagna elettorale sulla promessa di trasparenza e su una svolta san(n)a. Nel suo show, che lo stesso ha volutamente voluto rendere comico, utilizzando battute e un accento forzatamente paesano, siamo stati rimproverati noi del Meetup di Coleferro, di aver pensato che si fosse nominato alla giuda del PIP “Al Capone”. Le nostre osservazioni erano invece di altro tenore: ci domandavamo all’epoca e ribadiamo oggi, se la nomina del Dott. Santucci fosse stata effettuata per competenza o per via di qualche conto da saldare. E il tempo ci ha dato ragione. Siamo stati così lungimiranti che il Presidente Santucci è stato una meteora nel cielo del nostro comparto artigianale. L’incompetenza e la discrezionalità forzata della sua nomina è addirittura riconosciuta dallo stesso sindaco Sanna, laddove afferma che viste le penose condizioni dei conti del PIP si è reso necessario nominare alla giuda della struttura due professionisti: una commercialista ed un avvocato!! Che è esattamente quello che il meetup andava ad evidenziare. E nel caso qualche forzata lettura dei nostri comunicati lasciava nell’immaginario collettivo la figura di Al Capone, forse vista l’allegra gestione della faccenda, la stessa è più assimilabile al nostro simpatico sindaco, piuttosto che al dott. Santucci di cui in alcun modo il meetup ha mai messo in discussione la professionalità acquisita nel suo settore. In certi ambiti si ritiene, proprio per dar prova di trasparenza, che un bando di gara sarebbe d’obbligo, che preveda un compenso per i nominati poiché gli incarichi ricoperti in amicizia o comunque gratuitamente come affermato dal sindaco in politica lasciano quantomeno perplessi in termini di disinteresse. La trasparenza ha bisogno anche di apparenza. E visto che il sindaco glissa sull’argomento, nel resoconto alla cittadinanza si fa accenno solo di striscio alla realizzazione del Piano di Emergenza comunale. Con la certezza di essere di nuovo definiti “sciacalli” chiediamo qui, pubblicamente, che il Sindaco ci spieghi con quali criteri di selezione sia stata affidata la realizzazione di un piano tanto importante in una città come la nostra, quali e quanti progetti siano stati visionati. Sappiamo però che sarà difficile avere risposte da un sindaco tutto d’un pezzo che non ama il contraddittorio al pari di coloro che lo hanno preceduto nel ruolo.

Al di là dell’elenco di quanto portato a termine (es.: ristrutturazione della scuola Petrarca, mantenimento della Farmacia comunale, qualche potatura e lo spargimento si sale a fronteggiare il rischio ghiaccio) e di quanto annunciato (es.: il solito Auditorium allo Scalo e il solito Museo archeologico in fase di allestimento, oltre ai soldi che sarebbero già stanziati per l’edilizia scolastica) colpisce quella sorta di ambiguità che s’impadronisce del nostro sindaco quando si affrontano i temi importanti della città, puntualmente affrontati per ultimi, a pubblico stanco e in fase di abbandono della sala. È a dir poco un controsenso quel ribadire di non essere iscritto e quindi di non appartenere ad alcun partito politico salvo subito dopo affermare che la sua maggioranza ha lo stesso colore della Giunta regionale che, si sa, è a guida Pd. L’affermazione di aver le mani libere dai partiti pur essendo espressione delle primarie cittadine del Pd è, lo stesso sindaco ne converrà, molto dura da credere. Tale diffidenza si acuisce poi proprio per via dell’ostentata veemenza (anche, addirittura, condivisa con Cacciotti) contro il M5S e dalla timidezza che invece dimostra nell’opporsi alle decisioni sciagurate nei riguardi di Colleferro e Comuni limitrofi da parte della Regione Lazio.

Chiunque dica che le linee di termovalorizzazione presenti a Colleferro possano essere chiuse nel breve periodo offende l’intelligenza di tutti, poiché ciò è impossibile e cozza fortemente con le esigenze nazionali e regionali in materia.
Qualcuno forse ricorderà di aver letto o ascoltato questa frase pronunciata da Mauro Buschini, assessore regionale ad Ambiente e Rifiuti, durante la seduta della Commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio dello scorso 17 novembre. Vi è racchiuso lo spirito umanitario che anima l’odierna Giunta regionale presieduta da Nicola Zingaretti: pur di salvaguardare gli interessi economici nazionali e regionali e soprassedere alla totale incapacità di tutta la politica passata e presente nel gestire in modo sostenibile la materia, si preferisce far cozzare il prosieguo del funzionamento degli inceneritori (in modo fuorviante detti termovalorizzatori) con la salute dei cittadini. Dimostrando un senso delle priorità davvero inquietante da parte di chi è deputato a gestire al meglio anche la Valle del Sacco.

L’anno 2019 è l’ultima profezia confermata dal sindaco Sanna durante l’incontro riguardo la dismissione della discarica. Ancora sembra non essere certo il nostro sindaco se il famoso traliccio verrà rimosso o no, come se la cosa fosse indifferente in termini del conferimento in discarica. Mentre per gli inceneritori non è dato sapere. Si aspetta che parta la raccolta differenziata e poi si vedrà. Nel frattempo, colleferrini e Comuni limitrofi, in alto i polmoni! Che differenza può fare inalare puzzo ed emissioni tossiche per qualche altro anno o decennio ancora, se va bene?

E la beffa dell’Ospedale gravemente depotenziato? Come tristemente noto, nell’estate 2015 sono stati chiusi dalla Regione i reparti di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria. E questo proprio in un territorio a dir poco martoriato oramai da un secolo, al punto da essere classificato SIN (Sito di Interesse Nazionale) con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 maggio 2005. Ovvero da sottoporre a bonifica per via di tutto ciò che di tossico vi è stato riversato compromettendone gravemente la salute ambientale in ogni elemento: aria, terreno e acqua; e questo ben prima che vi si realizzassero inceneritori e discarica. L’Ospedale di Colleferro, al contrario di quello di Anagni, non verrà chiuso va ripetendo il sindaco. Ma in che condizioni resterà aperto non s’è capito. La percezione è sempre più sconfortante, nonostante il declamato elenco di personale assunto. Tutta l’azione per salvaguardare il destino della struttura sanitaria si è praticamente limitata ad un ricorso al TAR la cui sentenza lascia il tempo che trova.

Deluso ma anche divertito dall’ironia e dai toni del sipariettoche il sindaco, per non addormentare i presenti ha voluto mettere su, il meetup Colleferro 5 Stelle si augurava che i primi argomenti dell’incontro fossero questi ultimi. Ma per cercare di risolverli si dovrebbe avere il coraggio di contraddire seriamente la Giunta Zingaretti con pari veemenza e decisione di quelle dimostrate nei riguardi della Città Metropolitana per la mancata derattizzazione e il finanziamento negato per il ponte.

Si spera in un ravvedimento operoso, magari nel prossimo appuntamento.