È stato approvato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale il “Regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse”. Un provvedimento significativo che consentirà ai cittadini di estinguere le cartelle esattoriali notificate dal 2000 al 2016 senza pagare le sanzioni previste.
“Con l’attuazione di questo Regolamento, reso possibile con l’approvazione del D.L. 193/2016 – spiega il vicesindaco con delega al Bilancio Alessandra Sabelli – diamo la possibilità a tutti i cittadini raggiunti da atti ingiuntivi, di pagare le somme dovute al netto delle sanzioni, permettendo al tempo stesso al Comune di incassare le somme arretrate. Per poter aderire alla definizione agevolata della propria posizione, i soggetti interessati dovranno presentare al Comune un’apposita istanza entro e non oltre il 2 maggio 2017 utilizzando il modello disponibile sul sito web istituzionale.
Qualora la domanda venga accolta, il Comune comunicherà al soggetto richiedente, entro il 30 giugno 2017, l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, le modalità di pagamento, nonché l’importo delle singole rate, il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse. Mi auguro- conclude la Sabelli- che possa beneficiare di questa opportunità il maggior numero di cittadini, soprattutto coloro i quali sono stati impossibilitati al pagamento per problemi economici. A trarne vantaggio non saranno soltanto i contribuenti morosi ma l’intera città, che vedrà reinvestite le maggiori entrate tributarie comunali in servizi per la collettività”.
Soddisfazione anche nelle parole del Primo Cittadino: “Ringrazio tutto il Consiglio comunale per aver approvato il Regolamento che va inteso come risposta alle istanze di coloro i quali, per ovvi motivi di natura economica, non hanno avuto la possibilità di assolvere ai pagamenti dovuti. Sono convinto che questa operazione fiscale sarà accolta favorevolmente dai cittadini- conclude il sindaco Pietro Panzironi– che potranno scegliere di regolarizzare la propria posizione in un’unica soluzione o optando per la dilazione fino ad un massimo di 4 rate”.