Nuova denuncia della UIL riguardo ai disagi subìti dai cittadini ricoverati nell’ospedale Spaziani di Frosinone. L’organo sindacale lancia un altro attacco nei confronti delle istituzioni, sottolineando – anche attraverso l’ausilio delle immagini fotografiche – tutte le difficoltà incontrate dai pazienti.
“Sui ricoveri all’Ospedale Spaziani ed al Pronto Soccorso di Frosinone, la UIL FPL non fa né polemiche strumentali, né lancia accuse accuse infondate – si legge nel comunicato -. Il sovraffollamento è, purtroppo, sotto gli occhi di tutti”. Per Paolo Pandolfi, Segretario Territoriale del comparto FPL della UIL, “Chi mette la testa sotto la sabbia, può divertirsi a fare lo struzzo, ma non può divertirsi alle spalle dei pazienti e dei cittadini bisognosi di cure”.
Non è un caso che la UIL FPL abbia, infatti, inviato poche settimane fa un appello al Prefetto di Frosinone per intervenire sulla vicenda che, per la realtà descritta dai comunicati stampa della ASL, sembrerebbe di fatto campata in aria.
Le foto a corredo di questo comunicato confermano invece le criticità croniche riguardanti purtroppo lo stazionamento dei pazienti in attesa di ricovero al Pronto Soccorso e il numero di altri pazienti possano ricoverati in sovrannumero nei reparti. “Una situazione che – dice Pandolfi – forse crea scompensi logistici al Commissario Straordinario che, invece, farebbe bene a non creare scompensi assistenziali ai pazienti dell’Ospedale Spaziani, dove il personale medico, infermieristico ed ausiliario lavora in una situazione di estremo disagio in relazione alla continua esposizione a situazioni di superlavoro che ormai non stanno rappresentando più l’eccezionalità, ma – purtroppo – una triste quotidianità che espone il suddetto personale a seri rischi di incolumità psicofisica”.
Proprio in queste ore, diversi pazienti sono stati appoggiati in sovrannumero nei corridoi dei vari reparti (medicina, ortopedia e urologia), oppure continuano a trovarsi nei corridoi dei vari reparti in una situazione ad alto rischio, letteralmente accampati con tanto di bomboloni di ossigeno appoggiati accanto ai letti e, come visibile nelle foto, con le flebo attaccate ai chiodi dei crocifissi staccati dai muri.
Non viene assicurato né il decoro, né la privacy a chi si trova in stati di salute di assoluta assistenza e questo conferma la presenza di gravi disfunzioni che finiscono per coinvolgere proprio lo stato di salute dei pazienti che non trovano nessuna idonea assistenza sanitaria. Ancora una volta, e così sarà sempre, questa O.S. sottolinea:
- la mancata programmazione e razionalizzazione delle risorse economiche ed umane;
- l’incapacità cronica nel risolvere i problemi come, ad esempio, i tempi di attesa biblici del Pronto Soccorso con pazienti sulle barelle o nei cameroni adiacenti ed ora addirittura accampati nei corridoi dei reparti, attendendo per giorni un posto letto.
È necessario intervenire immediatamente per eliminare le numerose situazioni di pericolo per i pazienti ed i rischi di incolumità psicofisica per gli operatori sanitari, ma soprattutto evitare di risolvere i problemi trasferendo pazienti dalle strutture di PS ai corridoi dei reparti. La strada che la UIL FPL indica e ribadisce è quella di procedere celermente all’assunzione di operatori sanitari, medici e primari, perché è paradossale che nel DEA di Frosinone, reparti vitali come la medicina e la chirurgia siano addirittura sprovvisti di primario.
Qui sotto le immagini che fotografano il disagio