Pur partendo, infatti, dalla considerazione connessa alla morfologia del territorio, circondato dalle altitudini collinari, insieme alle ulteriori criticità connesse all’inquinamento ormai cronico dell’intera valle del Sacco, le misure di contenimento della circolazione veicolare dimostrano inequivocabilmente come i livelli di particolato possano essere attenuati a seguito dell’adozione di provvedimenti che incidano sia sugli impianti di riscaldamento civili e industriali, sia sulle emissioni generate dalla combustione dei veicoli a motore.
“Grazie all’ausilio di alcuni rilevatori privati – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – abbiamo verificato come nelle ore in cui è stata sospesa la circolazione dei veicoli a motore, anche nel corso della domenica ecologica intercomunale, i livelli di PM10 dell’aria si siano abbassati sensibilmente, non soltanto rispetto al valore limite di 50 ng per metro cubo ma, addirittura, rispetto alla stessa media della giornata rilevata dalle centraline Arpa, giungendo al di sotto della quota numerica di 20 ng per metro cubo.
In buona sostanza, proprio per acquisire ulteriore puntualità di rilevamento nelle ore di efficacia dei provvedimenti, stiamo procedendo all’acquisto di apparecchi che utilizzeremo direttamente con i servizi comunali, affiancando e supportando i rilevamenti su base giornaliera dell’Arpa, allo scopo di avere elementi ancora più chiari sullo spostamento delle correnti aeree e sul particolato, specialmente in prossimità di alcuni insediamenti industriali.
Dopo l’eliminazione del deposito del Cotral, allo Scalo, e a seguito dell’introduzione dei 23 automezzi del trasporto pubblico, tutti euro 5, euro 6, a metano o a batteria, abbiamo registrato un miglioramento importante della qualità dell’aria, con una riduzione, dal 2015 al 2016, pari al 30% degli sforamenti complessivi.
Ma quando è in gioco il diritto alla salute, gli sforzi che deve compiere una comunità, insieme all’amministrazione, hanno bisogno di essere consolidati per far emergere, come sta avvenendo, una piena consapevolezza della cultura dell’ambiente, radicandola nelle famiglie e, soprattutto, tra i giovani”.