La grande partecipazione e le fortissime emozioni vissute nei due giorni dedicati al ricordo di Padre Italo Laracca a venti anni dalla scomparsa, avvenuta il 14 febbraio 1997, hanno arricchito di energie l’Associazione che porta il suo nome. Si è capito, ancora una volta, che Velletri non ha dimenticato il suo angelo del bene, che il ricordo non è svanito, che il carisma di un sacerdote come pochi ha lasciato un segno indelebile.
Primo appuntamento di queste doppie celebrazioni, che per certi versi continueranno per tutto il 2017, è stato il ricordo civile organizzato nella Sala Tersicore del Palazzo Comunale, giovedì 9 febbraio alle 17. L’incontro si è aperto con la visione del video ideato e realizzato da Visio Giorgi, che ha raccolto negli anni numerose testimonianze a cominciare da una “lezione” tenuta da padre Curato in una scuola elementare di Velletri sui fatti della guerra, poi immagini dei funerali e infine numerose interviste realizzate per l’occasione a persone che hanno conosciuto padre Italo. Tra queste due sindaci di schieramenti opposti, Valerio Ciafrei e Bruno Cesaroni, così come da evidenziare sono gli interventi di don Angelo Lopez, che ha tracciato soprattutto la figura del sacerdote, sia come innovatore per le catechesi agli adulti sia come grande guida spirituale e materiale, ad esempio nella cura degli ammalati.
Di pregio anche il ricordo dell’amicizia speciale con Gian Maria Volonté e l’inserimento di alcuni discorsi tenuti da padre Laracca durante la serata in cui fu insignito del premio “Paul Harris” dal locale Rotary Club, episodio avvenuto proprio pochi giorni prima della sua morte. Splendide anche le parole del compianto monsignor Carroll Abbing, che con padre Curato visse i tremendi mesi di guerra facendo da tramite con Roma per portare anch’egli aiuto come poteva e a rischio della vita, così come il ricordo emerso nelle parole di molti di padre Luigi Laracca, fratello di padre Italo, impegnato soprattutto nella campagna della parrocchia di San Martino fino alla sua prematura scomparsa nel 1978.
Un video che, con tutti i limiti di un lavoro amatoriale realizzato innanzitutto per affetto, riesce a tracciare una figura completa di padre Laracca, uomo capace di dialogare con tutti e di dimostrare la sua fede con i fatti e con gli insegnamenti, di saper gestire l’immensa riconoscenza di un popolo intero sempre con la stessa tonaca indosso, magari rattoppata e lisa, pur di riuscire ad aiutare gli orfani di guerra che aveva deciso di raccogliere e accogliere nella sua San Martino.
Per il video, oltre all’impagabile lavoro di Visio Giorgi, vanno ringraziate una serie di persone che hanno collaborato a titolo gratuito per la riuscita dell’iniziativa: dott. Paolo Carotenuto (filmato sulla guerra a Velletri), dott. Alessandro Del Marro (filmato premiazione Rotary), Maestro Alessandro filippi (filmato Carrol Abbing e alcune foto), dott. Bruno Cesaroni, Moreno Montagna e l’Università del Carnevale, Luigi Bartelli, sig.ra Paola Sciubba, dott.sa Chiara Bilei per la grafica, Adriano Morelli per il supporto tecnico, dott. Enzo Toto per l’interpretazione delle poesie di Lucia Mammucari e Giulio Montagna e il Maestro Antonio Censi per lo splendido accompagnamento musicale. Naturalmente un attestato di gratitudine va a tutte le persone che si sono fatte intervistare e ad “ARTEVETRO” di Bagnasco Barbara, in via del Comune 52 a Velletri, che ha supportato l’intera realizzazione.
Dopo la visione della raccolta di immagini e testimonianze, la parola è stata presa da Giorgio Maggiore, presidente emerito dell’Associazione “Padre Italo Laracca”, che dopo i saluti e i ringraziamenti ha passato il microfono ai tre ospiti della serata: la professoressa Barbara Martella, vincitrice anni fa di un premio indetto proprio dall’associazione e simbolo delle nuove generazioni; l’avvocato Renato Mammucari e il Vescovo di Velletri-Segni S.E. Mons. Vincenzo Apicella. Tutti hanno dato una propria personale testimonianza, con la chiusura di Apicella che pur non avendo conosciuto personalmente padre Laracca ha confermato di averne sentito parlare “fin dal primo giorno che sono arrivato a Velletri”.
L’Associazione ha vissuto la parte religiosa del ricordo di padre Italo, chierico regolare somasco, domenica 12 febbraio nella chiesa di San Martino, dove visse senza quasi interruzioni dal 1935 fino alla sua morte. Nell’occasione la comunità Somasca festeggiava il proprio fondatore San Girolamo Emiliani con la Santa Messa celebrata proprio dal Vescovo Apicella, che in Sala Tersicore aveva già accennato come non fosse un caso che padre Italo fosse stato chiamato dal Signore, proprio nei giorni in cui la sua comunità viveva il ricordo del suo fondatore, che dell’aiuto ai più piccoli aveva fatto una missione. E anche nell’omelia il Vescovo ha voluto ricordare la figura di padre Italo Laracca come vero interprete del messaggio di carità di San Girolamo Emiliani, invitando tutti a non dimenticare il bene fatto per la comunità parrocchiale e per la città di Velletri.
L’Associazione “Padre Italo Laracca” si è poi riunita per il tesseramento annuale e il pranzo sociale presso il ristorante “Casale della Regina” dove sono riemersi ancora i ricordi, gli insegnamenti e l’affetto per il “Curato” per eccellenza.