Ospedale ed emergenza Sanitaria: la quiete prima della tempesta. Sono giorni decisivi per le sorti del nosocomio anagnino, in attesa dell’incontro con il Commissario Macchitella e i Sindaci (previsto nella mattinata di domani) e quello tra il Sindaco Bassetta e le Associazioni (in particolare il primo incontro ufficiale con Co.E.Sa.).
Nel frattempo la situazione della struttura anagnina resta decisamente nebulosa. Quello che potrebbe determinare cambiamenti è un atto aziendale a quanto pare tutto da approvare. Il personale del Primo Intervento o Primo Soccorso (ci sono dubbi addirittura sulla definizione di quello che sarà) continua incessantemente a lavorare con impegno e professionalità: ben tre casi di utenti infartuati nel giro di tre settimane stabilizzati prima di essere trasferiti grazie all’efficienza degli operatori medici e paramedici presenti nella struttura. Nonostante le risorse limitate: gli apparecchi diagnostici della Radiologia funzionano ad intermittenza. Sembrerebbe che alcuni macchinari siano stati trasportati a Frosinone, altri ancora sono obsoleti (specie quelli del laboratorio analisi).
In compenso si investono fondi per interventi strutturali: come quello che ha visto realizzato, nelle ultime settimane, un nuovo impianto di ossigenazione che dovrebbe essere collegato sia con le sale operatorie sia con eventuali posti letto. Se da una parte c’è rassegnazione totale dall’altra c’è rabbia e sconcerto: risulterebbero essere oltre 50 le risorse del personale impiegate nella struttura anagnina, compresa la parte amministrativa. Quasi un dispendio – a detta di molti – rispetto alle prestazioni effettuate, ed in merito alla questione più di qualcuno intenderà chiedere lumi.
Non ci si aspettano grosse novità dall’incontro con la dirigenza ASL, alla presenza, oltre che dei Sindaci, anche dell’Assessore Regionale Mauro Buschini, ma si tratta pur sempre di un tentativo nel quale ad una conclusione si dovrà pur arrivare. Nell’aria comunque l’idea di altre forme di mobilitazione di fronte ad una stasi che non fa altro che aumentare rabbia e preoccupazione tra gli utenti non solo anagnini ma di tutti i comuni limitrofi.
Rossella Rossi