RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
IL POTERE DI DIRE NO
Il convegno, che si è tenuto venerdì 10 Febbraio a Patrica, sui “Rischi sanitari da inquinamento della Valle del Sacco” (di cui noi abbiamo parlato qui, NDR.) è stata l’ennesima dimostrazione, per i nostri politici locali e non, di quanto sempre più incolmabile sia la distanza tra loro e noi, cittadini, che tutti i giorni viviamo, sulla nostra pelle, una condizione ambientale e sanitaria preoccupante.
La più ampia distanza l’ha guadagnata la nostra Ministra Beatrice Lorenzin: il convegno comincia con l’annuncio della sua assenza.
L’importantissima tematica, ovviamente, non può essere affrontata prima dei “dovuti” interventi di alcuni rappresentati delle nostre istituzioni regionali e provinciali, a cominciare dal Consigliere Regionale Marino Fardelli che ha subito dichiarato come, in Regione, sia finalmente attivo Il Registro Tumori.
Anche in questo caso il distacco con la realtà è notevole.
Se è vero che c’è “IL REGISTRO TUMORI DI POPOLAZIONE” ricordiamo che esiste grazie alla legge del Movimento 5 stelle del Giugno 2015 ma, purtroppo, è stato reso attuativo solo a Luglio 2016, grazie a lunghe sollecitazioni da parte di diversi organi della Sanità regionale (Dipartimento epidemiologico e Direzione Sanitaria del Lazio), interrogazioni del M5s e diverse lettere da parte dei Sindaci e ai Sindaci. Di fatto, però, ad oggi il Registro Tumori NON È ANCORA PARTITO e non ci sono segnali, che a breve, tale condizione cambierà.
Dopo il fantastico (nel senso letterale del termine) intervento di Fardelli, prende parola il Presidente alla Provincia, Pompeo, che sottolinea come sia gravoso, per i sindaci, affrontare queste situazioni così difficili e per le comunità viverle.
Anche lui, quindi, preferisce ignorare oppure dimenticare quali siano i reali compiti di un primo cittadino e della sua giunta.
I nostri sindaci sono coloro che hanno la responsabilità delle condizioni di salute della popolazione e della salubrità ambientale del territorio.
Tali oneri consegnano ai nostri primi cittadini un potere formidabile: IL POTERE DI DIRE NO.
Se questo potere fosse stato usato seriamente nel corso degli anni, di certo non ci troveremmo in questa situazione di EMERGENZA sanitaria.
Durante il convegno è risultato lampante come l’inquinamento della nostra Valle sia arrivato a livelli pericolosi, con un incremento di incidenze di patologie cardiovascolari, respiratorie e tumorali che non può essere ignorato.
Continuare a ragionare su aperture di impianti nelle nostre zone, in nome dell’occupazione, o del progresso è da irresponsabili oppure da persone che vivono in un universo parallelo, fatto di valori di riferimento che cozzano con i dati dell’OMS, fatto di medie che appiattiscono i numeri veri ma, soprattutto, fatto di leggi di Stabilità che incentivano l’attivazione di inceneritori e combustibili fossili.
Ci viene detto che la situazione è critica e che bisogna confrontarsi per trovare le soluzioni ma, intanto, nei nostri comuni si continuano a presentare progetti che comportano l’immissione nell’aria di ulteriori scarichi che ci raccontano essere sicuri. Sicuri per chi?