Quest’oggi, presso la sala consiliare del Comune di Colleferro, si sta tenendo il Consiglio Comunale straordinario. Gli argomenti all’Ordine del giorno sono pochi ma importanti: esaminare la situazione di Lazio Ambiente e quella sanitaria, legata all’ospedale Parodi Delfino. Il Comitato a tutela dell’ospedale di Colleferro ha lamentato una mancanza di volontà di collaborare da parte dell’amministrazione, che non si è presentata con nessun esponente al banchetto indetto un’ora prima dell’inizio del Consiglio Comunale. Leggiamo dunque in diretta quanto sta avvenendo in Comune.
Prende subito la parola il consigliere di opposizione Aldo Girardi pronunciando queste parole nell’aula consiliare:
” Sull’ospedale si tenta di rappresentare una realtà virtuale che non esiste. Si è auspicato un percorso condiviso e si è richiesto questo consiglio comunale straordinario con lo scopo di avere un punto di condivisione: la sopravvivenza dell’ospedale di Colleferro. L’opposizione vuole essere parte attiva nelle azioni che verranno intraprese dalla maggioranza. Stesso discorso vale per Lazio Ambiente. Si lavora insieme per trovare soluzioni e strategie condivise. Nel caso dell’ospedale si auspica di coinvolgere anche le associazioni che operano nel territorio. Questo è un atto dovuto non solo perché queste associazioni si sono affiancate ai sindaci, ma anche perché rappresentano un tessuto sociale eterogeneo. L’ospedale non ha un colore politico: è di tutti. L’indicazione precedente era quella di far sì che i sindaci protestassero sulla situazione. Invece la situazione sembra che vada bene. Ma così non è. Alcuni reparti non ci sono più e quelli che avrebbero dovuto esserci, sono ben’altra cosa. Sul ritardo nella consegna di quest’ultimi ci sarebbe molto altro da dire ma al momento preferisco non tornare sull’argomento. Una nuova ala non risolve il problema. La sanità soffre a livello strutturale e ciò non consentirà mai un rilancio. La commissione sanità non è mai stata riunita. E a fronte di una serie di ricorsi presentati al Tar e al Consiglio di Stato non è mai stato possibile ascoltare dalla viva voce quello che doveva esser fatto. Il Consiglio di Stato ci dice che qualcosa si poteva fare; lo spostamento di alcuni reparti a Palestrina è stato delegittimato dal Tar. Si chiede all’amministrazione di riportare nuovamente la questione di fronte al Tar. Le promesse di Zingaretti affinché questo ospedale diventi polo di eccellenza sono state disattese: le strutture sono solo doppioni di altre strutture già esistenti. Solo assunzioni e investimenti possono imprimere una svolta a questo ospedale. Pertanto si chiede la nomina di un direttore sanitario e di primari di ruolo e l’assunzione di nuovi medici, infermieri e portantini. La carenza di organico è il motivo del ritardo dell’apertura della nuova ala.
I cittadini aspettano risposte. La realtà non è quella virtuale che la regione vorrebbe rappresentare.”
Così il consigliere Girardi conclude il suo intervento con la lettura di un documento che ha fatto avere a tutti i consiglieri.
Dopo Girardi, è il turno di un altro consigliere di opposizione: Santucci.
Santucci presenta una mozione che impegni il sindaco e la giunta comunale a fare un tavolo tecnico con le associazioni del territorio insieme ai sindaci del comprensorio allo scopo di creare un documento da presentare all’attenzione del Direttore Generale dell’ ASL ROMA 5 Vitaliano De Salazar con il fine di sollecitare la Regione Lazio allo sblocco dei primari, del turnover e di tutto il personale dell’ospedale. La mozione è aperta e modificabile e il consigliere si augura venga votata all’unanimità.
Prende la parola la consigliera, sempre di opposizione, Pizzuti, la quale avanza la richiesta di un ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale che verta sulla situazione degli impianti sportivi.
Per quanto riguarda Lazio Ambiente, la Pizzuti ritiene sia importante mantenere pubblico il primato dei rifiuti, auspicando di conferire quote di partecipazione di Lazio Ambiente ai comuni che usufruiscono del servizio. E il sindaco dice di essere d’accordo.
Si passa alla discussione del primo punto all’ordine del giorno: l’esame della situazione dell’ospedale. Nell’aula gremita in ogni ordine di posto, l’ex sindaco Cacciotti parla delle promesse fatte dall’amministrazione dicendo che non sono state mantenute. Queste le sue parole: “Non si è fatta un’azione politica contro le politiche della Regione Lazio, anzi si è fatto ricorso alle carte bollate facendo ricorso al Tar e al Consiglio di Stato: quando si agisce così, la politica non c’è più. Sindaco e maggioranza avrebbero dovuto fare azioni forti come feci io quando ero sindaco. Probabilmente non c’era né voglia né possibilità. Politicamente siamo assenti in Regione. A farla da padrone sono le rappresentanze di Palestrina: l’ex sindaco Lena e il presidente del consiglio regionale Leodori più Astorre e D’Amato. Forse questi personaggi sono sostenuti da questa amministrazione e per questo non viene attivata alcuna azione politica contro la Regione Lazio. Nessuna promessa mantenuta, questa amministrazione dovrebbe scusarsi con tutti i cittadini del comprensorio. E se la nuova ala è pronta non è merito di questa amministrazione ma di tutti.”
Riprende la parola la consigliera Pizzuti tornando a parlare della situazione del’ospedale, facendo notare che sì, è arrivato nuovo personale ma è pur vero che altri sono andati via. L’ospedale di Colleferro ha ricevuto solo le briciole da chi invece avrebbe dovuto tutelarlo. Bisogna fare fronte comune contro la Regione Lazio.
Parla nuovamente il consigliere Santucci il quale si rivolge al sindaco dicendo che quando il Presidente della Regione Lazio Zingaretti ha presentato i nuovi autobus a Genazzano avrebbe dovuto ‘prenderlo per la giacchetta’. Per avvalorare le sue tesi, il consigliere legge la rassegna stampa allo scopo di mostrare come la regione apra e potenzi ovunque sul versante sanità, mentre gli abitanti di Colleferro prendono ‘solo schiaffi’. In generale, invita il sindaco a fare qualcosa per i vari reparti che sono in condizioni pessime.
Prende la parola la vice sindaco Stanzani la quale ci tiene a ricordare le difficoltà sanitarie locali e spiega la consapevolezza di questo fatto da parte dell’amministrazione. Anche la Stanzani si dichiara contro Zingaretti ricordando inoltre di aver avuto trattative sia con l’ex che con l’attuale presidente dell’ASL. La vice sindaco cita la lettera inviata al Direttore De Salazar a firma di tutti i sindaci del comprensorio al fine di riaprire il tavolo delle trattative. A maggior ragione si vocifera nei corridoi l’ipotesi che alcuni reparti dell’ospedale di Palestrina, in particolare ostetricia e ginecologia, vengano spostati presso il policlinico di Tor Vergata. In sintesi, l’amministrazione si dichiara pronta a collaborare.
Parola di nuovo al consigliere di opposizione Girardi che ribadisce l’idea e la volontà di trovare una soluzione condivisa, criticando al contempo i toni, a suo modo di vedere, troppo pacati del sindaco nei confronti di De Salazar. Bisogna unire gli intenti tra maggioranza, opposizione e forze politiche esterne per giungere a un’azione e a un documento condiviso.
La parola ora va al consigliere di maggioranza Guadagno secondo il quale il coinvolgimento richiesto dall’opposizione sarebbe dovuto essere un coinvolgimento di persone estranee a schieramenti politici mentre così non è stato. Per Guadagno parlare di briciole è sbagliato anzi, l’amministrazione ha ottenuto buoni risultati riuscendo a resistere al terremoto che ha investito la sanità regionale. La nuova ala dell’ospedale ha come significato quello di venire incontro alle esigenze del malato. In un esercizio di onestà intellettuale, secondo il consigliere, andrebbero riconosciuta la trattativa portata avanti dall’amministrazione che ha avuto come risultato l’attivazione di avvisi pubblici per le nuove assunzioni. Bisogna richiedere un potenziamento degli ambulatori e bisogna altresì riconoscere che l’ospedale è tutelato da tutti.
Il consigliere Girardi risponde a quest’intervento della maggioranza riconoscendo l’importanza della nuova ala ma lamentando una carenza di personale: servono infermieri e medici non solamente primari. Girardi è sostanzialmente d’accordo con le parole di Guadagno ma richiede alla maggioranza maggior incisività nelle proprie azioni.
Il consigliere di opposizione Nappo nel corso del suo intervento fa riferimento alle mobilitazioni del passato che hanno coinvolto tutti e alle quali era stato invitato anche il sindaco. La sua mancata partecipazione ha fatto sì che ciò avesse una connotazione politica. Contesta inoltre il manifesto con cui l’amministrazione rivendica nuove assunzioni perché queste assunzioni sopperiscono solamente al pensionamento di alcuni lavoratori. Non c’è stato un potenziamento ma probabilmente una volontà di nascondere la verità ai cittadini sulla nuova ala che di sicuro è un’opera positiva, ma che al contempo non risolve la questione sul cosa fare con la vecchia ala. Non basta soltanto aumentare il comfort del malato. La lettera inviata a De Salazar per Nappi è stata tardiva poiché mandata la mattina stessa del consiglio comunale. Sa un po’ di presa in giro nei confronti dei cittadini. L’intervento si conclude affermando che il tanto decantato ricorso al Tar era un atto dovuto, trainato dalla volontà di altri sindaci perché questa amministrazione non era molto propensa nel presentarlo.
Rinviato per motivi di tempo il secondo punto in programma nell’ordine del giorno, prima dello scioglimento dell’assemblea il Consiglio ha votato per la creazione del Consorzio Pubblico di Lazio Ambiente, approvando la mozione grazie ai voti favorevoli dell’intero blocco di maggioranza (9), a fronte di 3 astenuti (Santucci, Del Brusco e Girolami) e 4 contrari (Nappo, Girardi, Pizzuti e Cacciotti).