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Paliano, il M5S interviene sulla questione de La Selva: “I privati acquistano gli ultimi due lotti”

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Paliano, La Selva riparte dall'agricoltura. Assegnati 5 lotti a destinazione agricola

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

“E’ finita la travagliata vicenda di uno dei parchi più grandi d’Europa, a cui il Principe Antonello Ruffo di Calabria ha dedicato buona parte della sua vita. Per più di un trentennio La Selva è stata meta di turisti provenienti da ogni parte d’Italia, e di artisti da ogni parte del mondo, che trovavano lì un luogo ideale dove far vivere le loro idee, in un rapporto di totale assonanza uomo-ambiente.

Ora i due lotti di maggior pregio della Selva, quelli identificati da tutti come il vero Parco, sono stati acquistati da privati. Termina qui anche la speranza di tutti i cittadini di Paliano affinché la Regione Lazio partecipasse all’asta giudiziaria, quale logico percorso iniziato il 21 settembre 2011, quando la Regione stessa, partecipando, si aggiudicò 56 ettari di terreno della Selva, per farlo diventare poi Monumento Naturale.

Poi è arrivato Zingaretti. Le sue intenzioni erano chiare già dal suo insediamento. Infatti il presidente della Regione non ha mai pagato l’affitto dei due lotti al curatore fallimentare, come invece avrebbe dovuto continuare a fare. Questo ha provocato, a Novembre 2015, la chiusura degli ingressi con l’apposizione dei sigilli. Eppure per la Regione si sarebbe trattato solo di qualche migliaio di euro all’anno. Ma il vero disinteresse lo ha dimostrato palesemente l’amministrazione Alfieri che, anche in questa occasione, non ha voluto o non ha saputo essere lungimirante. In poche parole non ha voluto progettare il futuro per i cittadini di Paliano. Abbiamo assistito solo a numerosi proclami a mezzo stampa circa l’impegno per il rilancio del parco e paroloni illusori.

Cosa è stato fatto di concreto? Il Comune si è sostituito alla Regione, gettando letteralmente dalla finestra diverse decine di migliaia di euro dei palianesi, per pagare l’affitto (arretrato e corrente) al curatore fallimentare per la riapertura dei due lotti in questione. A cosa è servito? Ad utilizzarla il giorno di Pasquetta, 25 Aprile e 1° Maggio del 2016, pagando anche le giornate alla pro-loco. E poi tutto è finito, senza nemmeno una parola. Solo un ulteriore aggravio sul bilancio comunale.

Il Comune non ha voluto investire sul turismo, quello vero però, non quello inesistente delle partite di calcio e del campo in erba sintetica appena realizzato. Ha preferito accendere mutui per strutture non usufruibili dall’intera cittadinanza, al solo scopo di onorare le cambiali elettorali. La Selva sarebbe diventata un volano per l’economia e l’occupazione sia a livello locale che regionale, ma Alfieri ha preferito voltarsi dall’altra parte. Quale cittadino di Paliano non sarebbe stato disposto ad autotassarsi, pur di acquistare la proprietà di questo parco, così caro a tutti noi?

Inoltre… “Abbiamo una banca”, palesemente molto vicina ad ogni richiesta degli attuali amministratori… Ci chiediamo: come mai non hanno pensato allo sviluppo del territorio, sostenendo un eventuale acquisto da parte del comune di Paliano? Eppure sono attenti persino ad acquistare filiali in sofferenza! Ora non sappiamo cosa accadrà. Abbiamo paura che possa essere definitivamente cancellato il monumento naturale.

Ma ancora, non dimentichiamo che a poche decine di metri c’è la discarica di Colle Fagiolara, che giornalmente cresce a vista d’occhio. Noi non crediamo alla barzelletta che nel 2019 la discarica verrà chiusa. Se dobbiamo fidarci delle rassicurazioni dell’assessore all’ambiente Buschini circa la chiusura, allora dobbiamo seriamente preoccuparci, visto che lo stesso aveva assicurato soldi ed investimenti per La Selva che stiamo ancora aspettando. Siamo certi invece che si stiano creando le premesse per l’ampliamento della discarica, dati i presupposti (sopraelevazione) e date le voci insistenti su una prossima emergenza rifiuti di Roma. Ma certo, prepariamo tutto il terreno per ospitare monnezza, poi sarà colpa della Raggi!!!

In tutto ciò noi non abbiamo pregiudizi verso i privati che ad oggi hanno comprato parte del parco. Ne sono una dimostrazione pratica Schina e Nicoli che già da tempo hanno acquistato e con i fatti hanno dimostrato di voler bene alla Selva. Questo non ci mette al sicuro però dalle insidie e dai pericoli che abbiamo già elencato, pertanto vigileremo su tutti, proprietari ed amministratori, affinché agiscano sempre e solamente nell’interesse della nostra comunità. Soprattutto non tollereremo deroghe alla tutela e al rispetto dell’ambiente e di questo territorio che sta già pagando un prezzo troppo alto, solo per aver creduto ad amministratori concentrati esclusivamente sulle loro carriere politiche.