Si sta svolgendo il consiglio comunale straordinario del comune di Colleferro. L’argomento all’ordine del giorno è l’esame della situazione di Lazio Ambiente, punto rimasto non trattato dall’ultimo consiglio comunale che si era chiuso con l’approvazione, da parte di tutta la maggioranza, della mozione per la creazione del Consorzio Pubblico.
La prima a prendere la parola è la consigliera di opposizione Chiara Pizzuti: “la situazione non più sostenibile e vogliamo tenere alta l’attenzione su una situazione che sembrava sfuggirci di mano. Essendo questa una problematica che interessa tutto il comprensorio, vogliamo trovare una soluzione condivisa. Ci vuole una forza politica compatta e dobbiamo presentarci uniti in regione. Detto questo, sono particolarmente legata a Lazio Ambiente anche perché il mio percorso politico partì dall’allora consorzio Gaia. Prima i comuni che si consorziavano potevano usufruire di fondi pubblici, ora non più. Lazio ambiente, erede di Gaia, non è stata gestita nel migliore dei modi, ma ora sarebbe da criminali dissipare una realtà così importante. Lazio Ambiente ha subito un’azione di killeraggio dagli stessi membri PD che vogliono smantellare l’ospedale. L’esecutore materiale è un signore venuto a Lazio Ambiente con il compito di migliorare la situazione, ma così non è stato. Durante questo periodo molti comuni sono usciti dalla gestione di Lazio Ambiente e si sono infilati un un’altra gestione”
Dopo l’intervento della Pizzuti, è il turno di Mario Cacciotti che si rivolge direttamente al sindaco Sanna: ” Girava un manifesto in cui si diceva che Sanna fosse contro i termovalorizzatori. Peccato che una stessa assemblea annunciava in quel momento la cassa integrazione di 50 persone per la manutenzione dei termovalorizzatori. Lei deve fare quello che diceva a me, un’ordinanza di chiusura, perché non bastano solo manifesti e parole per fare propaganda. Secondo l’ex Sindaco di Colleferro, Sanna dovrebbe fare un’ordinanza di chiusura per i termovalorizzatori e dovrebbe andare in Regione a chiedere spiegazioni, perché, continua Cacciotti: ” la regione ha comunicato che gli inceneritori non si chiudono ma faranno un’altra linea. Se lei non è d’accordo con ciò faccia un’ordinanza di chiusura. Io personalmente ero convinto della loro bontà ora e ne sono convinto adesso, se gestiti bene possono essere utili.”
Su Lazio Ambiente Cacciotti fa il punto parlando del vecchio consorzio: “il vecchio Gaia fallì anche perché i comuni non pagavano. Salvammo i posti di lavoro rilevandolo con la regione. Ora Zingaretti vuole dismettere ma i rifiuti di questa zona devono rimanere in mano al pubblico, non andare al privato. Nei privati ci possono essere infiltrazioni. Lei, Sindaco, deve andare da Zingaretti e dire che se non si salva Lazio Ambiente lei chiude sia discarica sia termovalorizzatori!”.
La maggioranza ha risposto ricordando a tutti che questo è un momento di transizione. Al centro del dibattito restano raccolta porta a porta e il futuro di Lazio Ambiente. Su questi punti, il consigliere Moratti ha così replicato: ” Noi vogliamo che il servizio sia pubblico e che vengano chiusi gli inceneritori. Vogliamo che Lazio Ambiente resti attivo e la regione nel caso dovrà farsi carico dei lavoratori in esubero e che la discarica venga chiusa. Basteranno 12 milioni di euro stanziati dalla regione per risanare Lazio Ambiente? Speriamo di si. La nostra intenzione è quella di non far perdere nemmeno un posto di lavoro”.
Ci sono perplessità sulle proposte della Maggioranza. Secondo Emanuele Girolami: “Questo consiglio deve individuare proposte e soluzioni, non è questa la sede idonea per un regolamento di conti. Dobbiamo evitare buonismi e tracciare una strada precisa. Qui ognuno cerca di individuare responsabilità ma dobbiamo cercare soluzioni. Secondo Girolami l’ipotesi consorzio pubblico è un’utopia : “Nutro perplessità sul fatto che 9 comuni riescano a rilevare una società senza un sostegno. La gestione dei rifiuti deve essere pubblica per evitare infiltrazioni di tipo mafioso, la maggioranza dovrà essere evidentemente pubblica ma dovrà esserci anche una forza privata che riesca a gestire questo nuovo soggetto con forza imprenditoriale per stare sul mercato. Questa società deve saper stare sul mercato, la classe dirigente di questo movimento politico è incorsa in numerosi fallimenti, la gestione deve restare pubblica ma ci deve essere una forza imprenditoriale nuova e privata. Ci sono delle difficoltà cicliche che vanno eliminate”.
La parola passa ora all’opposizione che con Andrea Santucci ribatte in maniera piccata alle considerazioni dei consiglieri di maggioranza.” La premessa è che non posso fidarmi di consiglieri che gettano fango. Il consigliere Moratti tentava invano di attaccarmi. La maggioranza ci vede come opposizione e non come minoranza. Dicendo queste bugie lei è come Pinocchio e non posso fidarmi di votare quello che proponete voi. Non siete stati capaci di nominare un nuovo presidente dei lavori pubblici dopo che me ne sono andato. Non avete fatto nulla per migliorare la situazione. A gennaio per Lazio Ambiente ci sono stati licenziamenti ma cosa avete fatto per evitare la situazione? Se la regione vuole lavarsi le mani cosa si fa? Dove troviamo noi i soldi? Siamo certi che la discarica rimanga comunale. A me hanno detto che discarica e termovalorizzatori rimarranno a braccetto per essere venduti a privati. Ovvio che i privati vogliono garanzie e auspico invece che la regione non dismetta perché non deve andare ai privati”.
Secondo l’assessore all’ambiente Giulio Calamita “Lazio Ambiente è nata da presupposti sbagliati”. Per Calamita il nodo della questione si trova nella dirigenza e in chi ha guidato Gaia e Lazio Ambiente. Calamita è convinto sulla gestione pubblica dell’igiene urbana e punta a ricevere più finanziamenti possibili. La replica all’opposizione è netta: gli inceneritori e la discarica verranno chiusi.
Il Sindaco Pierluigi Sanna conclude partendo da un fatto: ” la Regione non può mantenere Lazio Ambiente”. Secondo il primo cittadino le scelte dell’amministrazione sui rifiuti andranno verso un ripristino della trasparenza e un’eliminazione dei problemi creati dalla gestioni passate. “Sento di chiedere scusa ai lavoratori di Lazio Ambiente – continua Sanna – per la retorica alla quale hanno dovuto assistere. Chi è stato il principale protagonista di questo territorio, ora, si permette di attaccare”.
Un consiglio comunale accesso che inaugura la stagione della transizione e che lascia aperte tante questioni riguardo la gestioni rifiuti.