Nell’elegante cornice dell’hotel Enea a Pomezia il 26 febbraio scorso l’Avis ha riunito per l’assemblea annuale i propri donatori. È un momento di crescita importante per l’associazione, come ha illustrato la relazione del consiglio direttivo presentata ai soci da Giada Scardigno.
Nel Lazio la carenza di sangue è ormai endemica ma in questo panorama l’Avis Pomezia Ardea è riuscita ad incrementare le raccolte passando da 1308 sacche nel 2015 a 1535 nel 2016. Un risultato che, come ha detto il presidente provinciale dell’Avis Eugenio Fratturato, «é il migliore fra tutte le Avis della RmH in termini di incremento». La spinta in avanti è senz’altro merito di una compagine giovanile che nell’ultimo anno ha iniziato a collaborare con l’Avis di Pomezia, sia nelle iniziative che durante le raccolte alla clinica S. Anna.
Anche il terremoto ha avuto la sua parte nel far arrivare più donatori, in tre giorni di raccolta dopo il 24 agosto si è arrivati a 108 unità di sangue. Per questo motivo l’Avis ha deciso di devolvere una parte dei rimborsi (duemila euro) a due dei comuni più colpiti: Amatrice e Arquata del Tronto.
Il presidente uscente Antonio Sgrò ha rivolto un particolare ringraziamento al Policlinico città di Pomezia (clinica S. Anna) che ospita le attività di donazione dell’Avis e che ha sempre dimostrato, a differenza delle strutture pubbliche, una grande disponibilità verso l’associazione.
Al termine dell’assemblea, dopo aver discusso le prospettive future per incrementare maggiormente le raccolte, è stato eletto il nuovo consiglio direttivo composto da: Francesca Daniele, Fabio Turchetti, Melissa Lorenna, Simonetta Galimberti, Giada Scardigno, Antonio Sgrò, Dianella Rosadoni, Giuseppe Di Tolla, Ivo Focaccia, Fabrizio Quintiliani, Rocco Sportelli.