La prima dura reazione politica all’indomani dell’incontro tra i sindaci di Anagni e Paliano, Fausto Bassetta e Domenico Alfieri, il consigliere provinciale Maurizio Bondatti, il consigliere delegato all’ambiente del Comune di Paliano, Ugo Germanò, ed i responsabili della società A.R.I.A. (per avere delucidazioni in merito all’impianto di località Castellaccio che dovrebbe tornare a funzionare dopo che un incendio, a giugno del 2013, ne aveva bloccato la produzione) arriva dal leader di Casapound Italia, Valeriano Tasca con un perentorio “No al CDR a Castellaccio”.
“Serve una posizione chiara da parte di tutte le forze politiche – tuona Tasca – Anagni non è città dei rifiuti”. Mentre i Sindaci hanno rassicurato subito dopo l’incontro dichiarando che “I vertici di A.R.I.A. hanno assicurato che non verrà realizzato alcun impianto termico né saranno trattate frazioni di umido”, ribadendo anche l’impegno di vigilare costantemente su quello che dovrebbe essere “un impianto Css (combustile solido secondario) che lavora rifiuti urbani non pericolosi”, Tasca non ci sta:
“Tre anni fa, durante la campagna elettorale – dichiara – avevamo affermato senza paura, che Anagni sarebbe diventato un territorio dove creare una sorta di filiera dei rifiuti e oggi tutto si avvera. Adesso ci tocca leggere anche le parole assurde di Alfieri, il sindaco di Paliano, e di Bassetta, circa il CDR a Castellaccio che praticamente sorge a 120 metri dalla scuola di San Bartolomeo, anche se nel territorio di Paliano. Parole che cercano di tranquillizzare la popolazione, soprattutto quella di San Bartolomeo, affermando addirittura che verranno fatte delle visite nel futuro impianto per mostrare come tutto sarà bello e pulito. La nostra posizione è chiara e non è cambiata. Ad Anagni e vicinanza, non possono essere permessi impianti che trattano i rifiuti e nemmeno riattivati quelli che già c’erano, viste le condizioni ambientali e di salute”.
Ed è subito scontro: “Basta! – prosegue Tasca – Noi non vogliamo nemmeno sentir parlare di ciclo virtuoso dei rifiuti. Nel 2013 c’erano state fatte delle promesse chiare, che la politica poi non ha mantenuto. Accordo di Programma, investimenti sul territorio per permettere l’arrivo di aziende che trattassero alta tecnologia, valorizzazione degli impianti industriali abbandonati e via dicendo.
Addirittura abbiamo sentito parlare l’ex esponente del Partito Democratico Daniela Bianchi di fare in questo territorio quello che era successo nella Ruhr. Naturalmente gli unici che dissero che questa proposta non stava in piedi, siamo stati noi. Adesso ci è chiaro che stiamo diventando una nuova zona dove inviare i rifiuti. Manca un serio piano di rilancio della città sia dal punto di vista comunale sia da quello Regionale e allora ecco che arrivano i privati che trattano i rifiuti. Dobbiamo addirittura sentire che il CDR non è inquinante e vediamo alcune forze politiche che si stracciano le vesti quando c’è da aprire l’isola ecologica a Tufano, che concordiamo non vada fatta, e poi invece dicono che il CDR a Castellaccio si può fare.
Adesso basta – conclude Tasca – Presto saremo a San Bartolomeo per manifestare il nostro dissenso alla decisione di aprire il futuro impianto e intanto pretendiamo una posizione chiara da parte di tutte le forze politiche perché i cittadini devono sapere chi è a favore e chi contro questa decisione”.
Rossella Rossi