RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Alla “Cesare Fiorucci SPA” i conti non tornano. L’assemblea dei 450 lavoratori della Fiorucci di Pomezia ha bocciato un accordo giudicato improvvisato ed illegale.
Per i lavoratori erano incomprensibili tutti quei sacrifici a fronte di una mole di lavoro in costante aumento: oggi il grande lavoro per Pasqua e, poi, una grossa fornitura per la Francia. Un accordo dannoso per i lavoratori e completamente inutile per il futuro dell’azienda.
L’operazione di smantellamento della società (LA META’ DEI REPARTI DELLA SEDE DI POMEZIA OGGI SONO CHIUSI) ha prodotto perdite imponenti per 195 milioni di euro solo negli ultimi 5 anni.
Dopo la bocciatura dell’accordo, l’Amministratore Delegato e il Direttore del Personale della “Cesare Fiorucci SPA” sono stati chiamati a rapporto in Spagna dalla multinazionale proprietaria della società.
La società, inoltre, ha inviato venerdì 3 marzo nella sede di Pomezia una trentina di ispettori spagnoli e messicani a controllare tutto (le giacenze di magazzino, le quantità di merci acquistate e i pesi dei prodotti lavorati). Sembra che i ricarichi e le rese dei prodotti siano troppo bassi, mentre la scontistica è troppo alta.
Il PC dei Castelli Romani sarà a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della Fiorucci nella difesa dei posti di lavoro e dei diritti sul lavoro, denunciando alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Economia e delle Finanze la firma di accordi “truffa” ai danni dei lavoratori della Fiorucci che configurano un danno erariale per lo Stato Italiano e un indebito vantaggio per il gruppo multinazionale spagnolo/messicano.
Il PC dei Castelli Romani chiede un intervento del Governo Italiano per costruire un piano industriale serio per il rilancio della “Cesare Fiorucci SPA”.
PC Castelli Romani