Lo scorso 16 febbraio si è tenuta presso la Biblioteca comunale Raffello di Roma (VII Municipio) un’ assemblea aperta al pubblico. Un tavolo di confronto fra cittadini e istituzioni per capire e decidere insieme come sfruttare uno spazio culturale dall’enorme potenzialità, per ora sottosfruttato e in parte abbandonato al degrado.
Il VII municipio di Roma conta circa 300.000 abitanti: più o meno tanti quanti ne conta l’intera città di Venezia; attualmente questo territorio è servito da tre biblioteche comunali. La biblioteca Raffaello è situata in uno snodo importante: a 100 metri dal capolinea metro Anagnina, vicina a due dei quartieri più popolosi della zona (Cinecittà est e Osteria del curato) e all’Università di Tor Vergata. Attualmente ha una capienza di 30 posti studio. Chiunque abbia frequentato questa biblioteca nei periodi clou delle sessioni d’esami universitari, sa bene che per conquistare un angolo di tavolino in cui studiare in santa pace, devi timbrare il cartellino d’entrata entro le 9 e 30 del mattino o al massimo sperare di sfilare il posto a qualche mal capitato che decide di tornare a casa per pranzo. Alcuni dei più caparbi e aggiungerei ” disperati” studenti si organizzano alla meno peggio, consumando il loro triste pasto appollaiati su dei freddi scalini. Solo i più affezionati frequentatori sanno dove portano quelle scale dove siedono a far pausa: molti pensano che lì sopra vi si nasconda un club privilegiato dove non si mangia sulle ginocchia ma su comodi tavolini. In realtà al piano superiore non ci sono nient’altro che stanze luminose, librerie, tavoli, sedie e persino un bagno attrezzato! Tuttavia l’accesso è proibito al pubblico.
Questo enorme spazio inutilizzato è il primo dei punti di cui si è discusso durante l’Assemblea del 16 febbraio: da molti anni gli operatori della biblioteca chiedono che venga costruita una scala di emergenza, unico ostacolo da superare per poter usufruire di questo spazio prezioso. Tuttavia il secondo piano dell’edificio non è l’unica zona lasciata a se stessa; si è parlato anche della possibilità di poter riconsegnare all’uso della biblioteca l’ex appartamento del custode, ora e chiuso (potrebbe per esempio diventare un comodo punto ristoro per gli utenti) . Ultimo punto discusso, ma non per importanza, è l’acquisizione di una struttura adiacente alla Raffaello: la palestra di quella che era una sede dell’istituto superiore Hertz, per un periodo occupata e poi posta sotto sequestro giudiziario. La palestra in questione è interamente ristrutturata e miracolosamente è sfuggita agli atti vandalici di cui sono vittima gli edifici abbandonati della zona da qualche anno, ma resta lì, semplicemente chiusa e vuota. Come accennato prima la biblioteca in alcuni periodi dell’anno stenta ad accontentare la richiesta di postazioni studio e un’aula supplementare così ampia sarebbe una sorta di manna dal cielo! Potrebbe inoltre diventare una sorta di sala polifunzionale in cui poter ospitare presentazioni di libri, incontri e cineforum tematici; eventi che sono tutt’ora organizzati alla Raffaello limitatamente agli spazi ristretti a disposizione.
Alla riunione non hanno partecipato solo i cittadini interessati, i lavoratori, i rappresentanti dei comitati di quartiere e varie associazioni attive sul territorio ma anche assessore alla cultura del VII municipio Elena de Santis e il presidente della commissione cultura del comune di Roma, Eleonora Guadagno. Inoltre, due figure rappresentative delle biblioteche di Roma; il capo dell’area sud, Anna Andreozzi e Giuseppe Armiento. Un vero e proprio tavolo inter-istituzionale dunque tra comune, municipio e biblioteche di Roma, per parlare ma anche prendere decisioni concrete riguardo l’ampliamento della biblioteca. Molti sono stati gli interventi dei responsabili di movimenti di quartiere come Cinest, Piscine di Torre Spaccata, ma anche di giovani figure attive nella rappresentanza studentesca di Tor Vergata e il movimento di Libera, che hanno dimostrato quanto sia importante questa istituzione culturale nel territorio.
Rete Territoriale Cinecittà Bene Comune ha organizzato l’incontro ed è appunto una rete che unisce e lega diverse realtà territoriali e che si è occupata spesso di mobilitazioni in difesa degli spazi urbani destinati alla cultura nel nostro territorio, frequentemente vittime di tagli fondi e spending review. Hanno ottenuto già da un paio di anni la riapertura della mediateca Rossellini, sempre nel VII municipio. – Abbiamo avuto conferma che sono stati sbloccati i fondi per la riqualificazione dell’ ex appartamento del custode della biblioteca Raffaello, si è arrivati alla fase progettuale, che è stata già affidata a Zetema – ha dichiarato Marco Bucci, rappresentante della Rete- Ci accerteremo che le promesse vengano mantenute! Lo scopo dell’ampliamento è quello di creare uno snodo sociale importante; ci basiamo su un concetto moderno di biblioteca, non solo un archivio di libri e un posto per studiare, ma un luogo di scambio di saperi e idee. Vogliamo aumentare l’offerta culturale di questo posto e dotarla di strumenti adeguati. –
Sembra che la nuova guida politica municipale a Cinque stelle, abbia preso a cuore la questione della Raffaello. Tutti coloro che ci lavorano o che le sono semplicemente affezionati sono stati ascoltati ma aspettiamo anche un riscontro pratico di tutte queste parole e idee che ci rassicuri sul fatto che il municipio e il comune di Roma siano disposti a ” fare spazio” alla cultura. Ce lo auguriamo anche in ricordo e in rispetto del lavoro del direttore Massimiliano Maria De Paolis, che ha sempre creduto in questo luogo e in tutti coloro che lo amano come faceva lui.