Ieri mattina il Direttore Tecnico Capo Psicologo della Polizia di Stato, dott.ssa Cristina Pagliarosi, ha incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Pontecorvo per analizzare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo.
Nel primo caso, ha spiegato la psicologa, le vittime – lontane dall’aula scolastica – trovavano, quasi sempre, un rifugio sicuro dall’ostilità dei compagni di classe, mentre con il cyberbullismo le persecuzioni online possono non terminare mai.
I cyberbulli, con la tecnologia, non vincolati da limiti temporali e geografici possono pertanto accanirsi sulle vittime costantemente con messaggi, immagini, video offensivi, con effetti devastanti proprio perché amplificati dalla rete.
L’esperta della Polizia di Stato sottolinea la responsabilità che ha il gruppo classe quando assiste ad episodi di bullismo o che ha chi “condivide” on line comportamenti di cyberbullismo.
E’ stato ricordato inoltre che i minori di 18 anni non hanno il “copyright” né della propria immagine, né di quella altrui, laddove altrettanto minorenni.
In modo particolare è stato attenzionato il fenomeno del sexsting, ossia la pratica messa in atto dalle ragazzine più giovani, di fotografarsi in pose osé e di inviare gli scatti via cellulare o, addirittura, di caricarli sui social network.
La scolaresca, inoltre, in gran parte fruitrice di giochi on line, è stata sollecitata a non trascorrere troppo tempo ai games, per evitare patologie future.
I giovani studenti hanno partecipato attivamente, interiorizzando i comportamenti che vanno adottati quando “navigano” su internet: non accettare amicizia da sconosciuti, chiudere la telecamera mentre si naviga e prestare grande attenzione anche ai video che vengono pubblicati su “you tube”.