Cronaca

Ciociaria, giornata movimentata per le Forze dell’Ordine: arresti a Frosinone, Ferentino e Sora

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roccasecca furto auto

FROSINONE

I Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Frosinone, coadiuvati da quelli della Compagnia Carabinieri di Napoli Stella (NA), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Frosinone, dott. Antonello Bracaglia Morante, nei confronti di un ragazzo di 23 anni, ritenuto responsabile di concorso in furto aggravato commesso in Frosinone.

Il provvedimento trae origine da un’attività d’indagine connessa alla commissione di una serie di furti di auto eseguiti a Frosinone, che presentavano analogie nel modus operandi ed ha permesso di risalire al giovane arrestato quale responsabile del furto di un’autovettura posteggiata perpetrato lo scorso 28 novembre. Le indagini, condotte attraverso le tradizionali attività investigative, verifiche in banca dati, controllo del territorio, nonché visioni ed analisi di immagini riprese da telecamere presenti sulla pubblica via, osservazioni e pedinamenti hanno permesso di acquisire univoci elementi probatori a carico del destinatario del provvedimento e di ricostruire puntualmente la dinamica dell’evento criminale.

In sostanza, l’indagine ha consentito di accertare che l’arrestato, unitamente ad altri soggetti non ancora identificati, ha messo a segno furti di auto attraverso una collaudata e rapida tecnica consistente nel fatto che – una volta individuato il veicolo di interesse – uno dei complici materialmente apriva la portiera ed avviava il motore, mentre i restanti fungevano da vedette; il tutto in un lasso di tempo di pochi minuti.

Il giovane era stato già tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Frosinone lo scorso 24 giugno, poiché colto nella flagranza di furto di altra autovettura, fatto per il quale aveva “patteggiato” una condanna a sei mesi di reclusione.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

SORA

Lo scorso 27 febbraio, all’interno della struttura di accoglienza destinata ai richiedenti asilo nel comune di Sora, veniva trafugata una carta postamat di proprietà di un 30enne cittadino afgano, che l’uomo aveva lasciato all’interno di un armadietto dello spogliatoio della sede.

Il malfattore, inoltre, al fine di eludere l’atto criminoso o comunque ritardare la scoperta del danno da parte della vittima, ha eseguito un prelievo dell’ammontare di €. 600,00 presso lo sportello di un Ufficio Postale di Isola del Liri, riponendo poi la carta al suo posto. Difatti, soltanto a distanza di giorni, il giovane afgano, accortosi dell’ammanco, denunciava il furto presso il Comando Stazione Carabinieri di Isola del Liri, ove era stata prelevata la somma in contante.

I militari operanti, espletati immediatamente gli accertamenti del caso, riuscivano ad individuare lo sportello ove era stato eseguito il prelievo e ad acquisire le relative immagini dalle telecamere presenti, il che non lasciava dubbi circa l’identità del reo che veniva identificato in un 45enne del cassinate (già censito per reati specifici), impiegato presso la citata struttura, e pertanto deferito all’A.G. per il reato di “truffa”.

VEROLI

Nella mattinata odierna, in Veroli, i militari della Stazione Carabinieri rintracciavano nella cittadina ernica un 47enne ed un 30enne di nazionalità rumena, già censiti per reati contro il patrimonio, provenienti rispettivamente dall’hinterland milanese e romano, che si aggiravano con fare sospetto e senza giustificato motivo nei pressi di obiettivi sensibili. Ricorrendone i presupposti di Legge, nei confronti di entrambi veniva inoltrata la proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune per tre anni.

FERENTINO 

Nella serata di ieri, a Ferentino, i Carabinieri hanno tratto in arresto due giovani di nazionalità egiziana resisi responsabili di maltrattamenti, danneggiamento aggravato, minaccia, lesioni e porto illegale di strumenti atti ad offendere.

I giovani, senza alcun valido motivo, nel pomeriggio avevano percosso il titolare della struttura di cui erano ospiti minacciandolo con un coltello ed un taglierino e danneggiando seriamente alcune porte e varie suppellettili. Nel corso degli approfondimenti emergeva, altresì, che nel tempo si erano già ripetuti altri episodi di maltrattamenti e lesioni anche nei confronti di altri giovani presenti nella casa d’accoglienza, alcuni dei quali avevano riportato serie ferite facendo ricorso alle cure dei sanitari. Nella circostanza venivano sottoposti a sequestro il coltello ed il taglierino in possesso dei due fermati.