Politica

Il Meetup Colleferro 5 Stelle critico sulla gestione dei rifiuti

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La politica, quella con la p minuscola, continua a giocare con la materia Rifiuti, confermando la propria inadeguatezza a trattarla. Pare non rendersi conto di quanto sia fondamentale per il bene della collettività. Un bene che significa salute e decoro; benessere nel corpo e nell’anima. Davanti a tali argomenti non si dovrebbe cedere, nel modo più assoluto, ad alcun compromesso. La salute della gente innanzitutto! Per cui, come in nome di interessi economici sono sorte in una notte quelle due ciminiere, squallido biglietto da visita per chi giunge a Colleferro, così, in nome della salute ed in virtù degli studi epidemiologici, sarebbero in una notte già dovute sparire.
Quando lo capirà la politica? Ci riuscirà mai a scrollarsi di dosso questa macabra negligenza?

Noi del meetup Colleferro 5 Stelle non crediamo. Non la politica con la p minuscola. Ovvero quella autoreferenziale. Quella cioè capace di anteporre il denaro alla vita. Infatti quando parliamo di gestione inadeguata dei rifiuti, non parliamo di indebitamento, di cose come spread, inflazione, deflazione o Pil. Parliamo di malattia; soprattutto per coloro che per natura sono i più indifesi: bambini e anziani. E siccome lautoreferenzialità di certa politica non conosce limite allarroganza e allindecenza, oggi ci ritroviamo con una città martoriata da un secolo di industrializzazione selvaggia, con immissione di sostanze altamente inquinanti nellambiente in ogni suo elemento (terreno, acqua e aria) e con la chiusura, ormai da oltre un anno e mezzo ad opera della Regione Lazio, proprio di quei reparti, allinterno dellospedale Leopoldo Parodi Delfino, preposti alla nascita e allassistenza dei bambini (ovvero Ginecologia, Ostetricia e Pediatria), in perfetta sintonia con la tendenza nazionale ad abbandonare al loro destino le nuove e future generazioni. La motivazione? I soldi! Per poi apprendere dai media che i malori dei politici non conoscono odissee che portano di ospedale in ospedale alla ricerca di un posto letto ne altri disservizi.

Assistiamo a consigli comunali in cui hanno luogo allucinanti scambi di accuse tra l’opposizione di Centrodestra, alla quale viene ancora assurdamente dato diritto di parola sull’argomento, nonostante si debba alla sua ventennale amministrazione scellerata quell’immondezzaio grottesco a cui è ridotta la nostra città, e la maggioranza di Centrosinistra che accusa di comprovata incapacità gestionale una non meglio identificata politica.
Più lontana che mai dal risolvere la delicatissima questione, l’Amministrazione comunale colleferrina continua a mostrarsi timida nei confronti della Regione. Incapace, per esempio, di rispondere per le rime, in occasione di un’Assemblea pubblica della CGIL/Funzione Pubblica tenutasi il 1 marzo u.s., all’assessore regionale ad Ambiente e Rifiuti Mauro Buschini quando questi, argomentando su Lazio Ambiente S.p.A. – ennesimo fallimento nella gestione dello smaltimento dei rifiuti ha ribadito che gli inceneritori verranno comunque messi in vendita ovvero ceduti a privati. Confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la Giunta Zingaretti, è ben lontana dalla prospettiva della dismissione degli impianti. Come mai in questa occasione il sindaco Pierluigi Sanna non ha dimostrato quell’indipendenza politica dall’amministrazione PD della Regione Lazio che tanto ama sbandierare in consigli comunali e comizi?

La vera questione è che questa serie di fallimenti fa nascere la convinzione che probabilmente è sbagliato affidare la materia Rifiuti alle Regioni. Lattuale Amministrazione regionale del Lazio ne è una dimostrazione emblematica. Unente, peraltro, che non si è dimostrato risolutivo in alcunché. In compenso numerosi sono i disagi che ha procurato alle popolazioni di paesi e città da esso amministrati e spesso, come visto, molto gravi.

La Giunta Zingaretti, fin dal suo insediamento, si è dimostrata un organismo lontano dalle esigenze dei cittadini, finanche per quanto riguarda la salute pubblica. In compenso si è sempre interessata, e parecchio, ai vari territori comunali di sua competenza al fine di realizzarvi o dismettervi strutture e servizi a seconda dell’opportunità economica; in una sorta, tra l’altro, di presa di possesso di tali aree e di ciò che vi è compreso. Un esempio pertinente in tal senso è, a nostro avviso, laccennata chiusura dei reparti ospedalieri cui più su si è fatto accenno. Un’operazione alquanto anomala: come noto, la Giunta ha ritenuto opportuno trasferire i tre reparti dall’ospedale di Colleferro (città servita da due arterie stradali quali via Ariana e via Casilina, dall’autostrada A1, da linee Cotral e dalle Ferrovie) a quello ben più piccolo, oltre che mal servito quanto a vie di comunicazione, di Palestrina. Tant’è che l’utenza del bacino di Colleferro, disagio per disagio, preferisce optare per i nosocomi romani. Trasferimenti strategicamente inspiegabili dunque, privi di logica; salvo poi riflettere sul fatto che, per esempio, alcuni attuali consiglieri regionali, noti esponenti del Partito Democratico, siano stati sindaci o consiglieri comunali proprio di Palestrina o dei paesi strettamente limitrofi. Coincidenze? E se di coincidenze si tratta, qual è allora, di grazia, la logica di tale operazione?

In virtù di tutto questo, non si dovrebbe continuare a far gestire agli Enti regionali una materia delicata come quella dei Rifiuti nella speranza che a governarli ci vada sempre gente competente e scrupolosa. La migliore soluzione appare essere la gestione diretta dei Comuni, magari ancora una volta consorziati, come nella prima esperienza G.A.I.A., ma questa volta in modo ben più oculato, con l’avvalersi, anche a livello dirigenziale, di dipendenti comunali dai normali stipendi anziché affidandosi a quegli stipendifici che sono le società partecipate con i loro manager superpagati. Ed è qui che, a mo di Corte dei conti, dovrebbero intervenire le Regioni ovvero esclusivamente quali organi di controllo sui conti pubblici. Attualmente l’unica loro priorità pare perlopiù essere quella di compiacere nella spending review il Governo nazionale di turno abbattendo i costi sempre a scapito delle persone.

Intanto, nell’impossibilità degli enti locali comunali di farsi carico di personale in aggiunta a quello già in servizio, auspichiamo che la Regione Lazio mantenga l’impegno di tutelare i dipendenti di Lazio Ambiente S.p.A. dopo la sua dismissione. L’assessore Buschini ha infatti dichiarato, sempre nell’assemblea dell1 marzo, di fronte ad una platea di sindacalisti e lavoratori della società in questione, che nessuno resterà senza lavoro.
Comunque, accogliamo favorevolmente la notizia che, su impulso dell’assessore Buschini che ha raccolto i suggerimenti delle associazioni che si occupano della gestione dei rifiuti, è stato presentato un progetto di legge per la suddivisione in ambiti della regione. Ambiti che dovranno rendersi indipendenti nella chiusura del ciclo del trattamento dei rifiuti, sotto la supervisione di un organo regionale che svolgerà funzioni di coordinamento e controllo.

A Colleferro, grazie alla collaborazione tra Regione, società private e/o partecipate e amministrazioni comunali, il male è stato rapido a sopraggiungere mentre il bene, ostacolato da lentezze burocratiche e logistiche ad hoc, verrebbe da pensare tarda a farsi strada. Ci si riferisce alla raccolta porta a porta”, rimandata prima di mese in mese ed ora di semestre in semestre. Eppure così chiara appare lecosostenibilità che ne conseguirebbe nonché lopportunità occupazionale attraverso il servizio di raccolta e gli stabilimenti per lo smistamento e il recupero dei materiali differenziati. Venendo così a cadere quel ricatto occupazionale sempre tirato in ballo dai vertici regionali.

Il meetup Colleferro 5 Stelle chiede alla Giunta Sanna uno scatto dorgoglio che dimostri con i fatti lattaccamento alla propria popolazione.
Per meglio dire, in considerazione di quanto manifestato dall’assessore Buschini, ancora nel corso dell’assemblea del 1° marzo, ovvero dellintenzione della Regione Lazio, al fine di tutelare gli attuali livelli occupazionali di Lazio Ambiente S.p.A., di considerare i comuni che dovessero consorziarsi come siti per la realizzazione dei nuovi impianti necessari senza specificarne la natura, chiediamo al nostro Consiglio comunale:
limmediato inizio delle dismissioni di discarica ed inceneritori con contemporanea riconversione ecosostenibile dello smaltimento e recupero dei rifiuti.
limpegno ad approvare una moratoria per il territorio del comune di Colleferro valida almeno 10 anni dalla data in cui si terrà il Consiglio; con riferimento ad impianti di smaltimento e recupero rifiuti a forte impatto ambientale ovvero di compostaggio con processi anaerobici ed inceneritori;
monitoraggi costanti delle emissioni di fumi o liquidi o altro della produzione industriale;
monitoraggio continuo della qualità dellaria nelle zone periferiche della città;
incentivi per limitare le emissioni di fumi da utenze domestiche e/o automobili private;
sollecito alla Regione Lazio per lattuazione del registro tumori;
pubblicazione sul sito del Comune dei dati sanitari costantemente aggiornati relativi alla popolazione di Colleferro.

Insomma che alle parole, seppur importanti, pronunciate nel Consiglio straordinario del 28 febbraio u.s. dalla nostra Amministrazione, in particolare dallassessore allAmbiente Giulio Calamita, seguano fatti concreti ed inequivocabili.

Questo anche per dare un senso concreto alla recente nomina, con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, del sindaco Sanna quale rappresentante dei comuni della provincia di Roma al tavolo di coordinamento tecnico per combattere la crisi industriale delle province di Roma e Frosinone. Sarebbe anche un primo e importante passo verso una gestione della Sanità pubblica che punti sulla prevenzione piuttosto che sulla cura. Cosicché con gli anni si potrebbero ridurre i posti letto di altri reparti anziché quelli in cui si viene al mondo e si guarda al futuro.
Insomma, spending review e sviluppo sì ma a favore di popolo.

Meetup Colleferro 5 Stelle