Sabato scorso, a Colleferro, si è svolta la conferenza dell’ UGI (Unione Giovani Indipendenti) sugli inceneritori. L’ associazione ambientalista ha passato al setaccio diverse vicende riguardanti le ciminiere di Colle Sughero.
Dalla storia degli impianti, passando per la vicenda del cromoesavalente, il processo per traffico illecito dei rifiuti, fino alla crisi di Lazio Ambiente, la vendita della società e il rilancio delle strutture.
Questi i temi affrontati dai rappresentanti dell’UGI, Alessandro Coltré e Luca Giordani, i quali hanno ribadito, davanti una sessantina di persona, obiettivi e intenzioni dell’incontro.
“Quest’assemblea era un atto dovuto e un momento necessario” – ha spiegato, a margine dell’incontro il segretario dell’UGI Luca Giordani.
“Abbiamo voluto chiamare un appuntamento cittadino in un luogo simbolico, come la Flora Barchiesi, scuola elementare sotto gli inceneritori, per capire come tornare in strada e come contrastare delibere, decreti e piani rifiuti che contengono il medesimo scenario: il potenziamento degli inceneritori di Colleferro.
Dopo quest’incontro divulgativo – continua Giordani – si apre una fase di azioni di protesta e di mobilitazione. Siamo pronti ad alzare il tiro, costruendo momenti di piazza più incisivi e più forti.”
Tra il pubblico, presenti anche il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, l’assessore all’ambiente Giulio Calamita e alcuni consiglieri comunali di maggioranza e d’opposizione.
Incalzato dalle associazioni e dai cittadini presenti, Sanna ha confermato il suo impegno amministrativo per la chiusura degli inceneritori
“La mia fascia, come la mia spalla, la mia mano come la mia penna, sono a vostra disposizione. Si discute su tutto in Regione ma non sugli inceneritori”.
I rappresentanti dell’ UGI hanno ricordato al Sindaco che sulla vicenda l’intera amministrazione comunale si gioca credibilità, giunta e mandato politico.
Gli inceneritori di Colleferro restano argomento politico e un nodo cruciale per la società civile che tenta di organizzarsi e di contrastare in ogni sede e in ogni modo il mantenimento dei due impianti.
Al microfono si sono alternati rappresentanti di associazioni, comitati di quartiere, movimenti e partiti politici.
Ci scusiamo se alcuni interventi non sono stati pubblicati integralmente, ma è stata solo per una questione tecnica. Di seguito, i video.
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