La Commissione nazionale italiana Unesco ha avviato l’istruttoria per riconoscere la Cripta della Basilica Cattedrale di Anagni come Patrimonio dell’Umanità.
L’iter è stato avviato dopo la richiesta, presentata dal sindaco Fausto Bassetta lo scorso gennaio ad Unesco e Ministro per i Beni culturali, di inserire l’importante monumento anagnino nella Lista propositiva del Patrimonio mondiale dell’umanità.
La Commissione nazionale dell’Unesco ha recepito la candidatura, dando il via alla procedura che valuterà la candidatura in base ai requisiti richiesti dall’organismo che, dopo la Convenzione della Conferenza generale del 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di siti e monumenti che hanno eccezionale valenza da un punto di vista culturale o naturale. L’Italia è il Paese che ne vanta il maggior numero nel mondo.
All’Unesco (United Nations Educational Scientific and Natural Organization) il Comune di Anagni ha inviato tutta la documentazione che riguarda la Cripta in base proprio ai criteri richiesti, mettendo quindi in risalto l’unicità del bene proposto, la sua autenticità e integrità, l’essere testimonianza di tradizioni culturali, la geniale creatività degli autori degli affreschi.
La Cripta della Cattedrale di Anagni è intitolata al patrono cittadino San Magno (proprio nella Cripta si trova il suo corpo insieme a quello di altri santi e martiri), è nota come “La Cappella Sistina del Medioevo” e risalta soprattutto per il suo pavimento cosmatesco e per gli affreschi che la impreziosiscono per oltre 540 metri quadrati, realizzati da artisti sconosciuti che vengono chiamati Primo Maestro o Maestro delle traslazioni, Secondo Maestro o Maestro Ornatista e Terzo Maestro o Maestro di Anagni. Un ciclo pittorico che rappresenta la storia della salvezza dell’uomo dalla sua origine al suo giudizio. Sulle ventuno volte si trovano raffigurate scene dell’Antico e Nuovo Testamento Sulle e sulle pareti le storie dei miracoli attribuiti a San Magno.
“La nostra Cripta – dichiara il sindaco Bassetta – rappresenta un tesoro inestimabile che, a nostro avviso, possiede tutti i criteri per essere riconosciuta Patrimonio dell’Umanità. Attendiamo con fiducia la conclusione dell’istruttoria, sicuri che la Cripta meriti questo importante riconoscimento”.