Nella mattinata di ieri, i militari della Stazione di Acuto, a conclusione di attività investigativa, iniziata a fine anno 2015, deferivano stato libertà 3 soggetti resisi responsabili a vario titolo di truffa in concorso aggravata per il conseguimento di erogazioni Pubbliche, falso ideologico commesso da P.U. in certificati o in autorizzazioni amministrative, falsità ideologica in certificati commessi da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. I militari operanti, acquisivano univoci e coincidenti elementi di colpevolezza nei confronti dei predetti, che in concorso tra di loro e a vario titolo, con più azioni in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, con artifizi e raggiri, rispettivamente in qualità di direttore di lavori; amministratore ditta aggiudicataria e materiale esecutore dei lavori e responsabile di un pubblico ufficio, predisponevano false certificazioni, attestanti lavori che loro dichiaravano effettivamente eseguiti, riguardanti la messa in sicurezza e manutenzione di un edificio scolastico di Acuto, inducendo gli organi preposti, alla erogazione dei fondi pubblici, pari ad euro 194.658,23 quale importo appaltato, ma, di fatto non eseguivano lavori per un importo pari ad euro 63.713,58, come accertato dai militari operanti.
Nella mattinata di ieri, i militari della Stazione di Morolo, traevano in arresto un 34enne del luogo, in esecuzione di specifico ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Roma, dovendo scontare una pena residua di anni 1, mesi 7 e giorni 5 di reclusione, per violazione obblighi assistenza familiare, atti persecutori, molestia/disturbo alle persone e lesioni aggravate. I fatti per il quale l’uomo oggi è stato arrestato risalgono al 2014, allorquando la sua ex convivente in più circostanze presentò una denuncia per analoghi fatti. Nonostante queste denunce l’uomo si era reso protagonista di altri simili episodi di maltrattamenti, motivo per la quale venne arrestato dai Carabinieri di Anagni. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari.