Si è conclusa domenica 19 marzo la presentazione alla città del Piano di gestione “Frosinone alta”, fortemente voluto dall’amministrazione Ottaviani, all’interno della Villa comunale.
Una location, quella della suggestiva struttura ubicata nella parte bassa della città, scelta non a caso: il Piano, come più volte sottolineato dall’assessore al centro storico, Rossella Testa, è infatti frutto di uno studio, mai realizzato prima, sulle criticità e sulle risorse della parte più antica del capoluogo, ma è concepito per produrre sviluppo e per valorizzare l’intera città.
Nel corso dei quattro giorni previsti dal calendario dell’iniziativa, la sala conferenze della Villa ha, sempre, registrato, un numero importante di presenze. Tra i relatori, si sono avvicendati il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, l’assessore Testa, l’assessore al bilancio e alle finanze, Riccardo Mastrangeli, l’assessore alla cultura, Gianpiero Fabrizi; il consigliere provinciale e comunale, nonché membro del consiglio nazionale Anci, Danilo Magliocchetti, il segretario generale del Comune di Frosinone, Angelo Scimè; i componenti del gruppo di lavoro che ha redatto il Piano, di concerto con gli uffici del settore della governance, del patrimonio e della cultura del Comune di Frosinone, come il direttore creativo Salvatore Lala e l’architetto Silvia Bottoni, che hanno illustrato, nel dettaglio, i diversi step relativi all’ideazione e all’attuazione del Piano stesso, a cui un grande contributo è stato offerto dai ragazzi e i docenti degli istituti coinvolti nel progetto di alternanza scuola-lavoro ((Iis Norberto Turriziani / Liceo Maccari, Iis Anton Giulio Bragaglia, Iis Luigi Angeloni).
Nelle giornate dedicate ai portatori di interesse e ai cultori di storia e tradizioni locali, sono intervenuti il responsabile dell’area marketing, Giuseppe Fiorillo, e il direttore dell’area di Frosinone della Banca Popolare del Cassinate, Basso Allegretti; il presidente dell’associazione culturale Rione Giardino, Gianluca Saltarelli; Paolo Spaziani dell’Ascom, il dott. Turriziani del Cai; il presidente della Pro Loco, Alfonso Scaccia, l’architetto Giovanni De Vincentis, referente dell’osservatorio del mercato immobiliare delle Agenzie delle entrate; Umberto Caperna, Amedeo Di Sora, Maurizio Federico e Angelo D’Agostini. Presenti anche diversi rappresentanti delle agenzie immobiliari (si segnala l’intervento di Emilio Incitti, Tecnocasa) e numerosi operatori commerciali della zona alta.
“Frosinone aveva bisogno di ritrovare la propria anima: per farlo, abbiamo investito dal punto di vista culturale sul centro storico – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – Abbiamo acquistato il Nestor, oggi uno dei teatri storici più importanti dell’Italia centrale, con una stagione di prosa da far invidia a blasonati cartelloni romani. Una struttura a cui se ne aggiungerà un’altra, con la ristrutturazione del teatro Vittoria che potrà essere utilizzato dall’Accademia per corsi di scenografia e attività culturali e per il terzo settore.
L’Accademia di Belle Arti, a tale proposito, è stata errante negli ultimi 40 anni; se ne paventava il trasferimento a Roma. Noi abbiamo destinato all’Aba l’immobile di pregio della città, il Tiravanti. Con l’Accademia stiamo studiando il progetto del Parco del Matusa, che sarà il giardino anche del centro storico, facilmente raggiungibile grazie al raddoppio dell’ascensore inclinato. La parte alta della città è stata in questi anni il palcoscenico ideale per grandi eventi culturali: si pensi al festival dei Conservatori. Perché l’amministrazione investe sul centro storico? – ha concluso il sindaco – perché appartiene non solo a chi vi risiede, è la storia, è l’identità della città. Abbiamo un tesoro – la nostra cultura, le nostre tradizioni, le nostre risorse – che va messo a sistema”.
L’assessore Testa così ha riassunto gli scopi del Piano: “Abbiamo analizzato criticità e potenzialità del centro. Il metodo utilizzato è innovativo, scientifico e circolare insieme, per produrre strategie mirate dalle ricadute a breve, medio e lungo termine. Ogni azione intrapresa sarà costantemente monitorata e poi oggetto di relazione. Il tutto, secondo una tempistica ben precisa: entro tre mesi verrà portato a termine il percorso storico, al quale seguiranno altre azioni con nuovi portatori di interesse che firmeranno uno specifico protocollo di intesa con il comune.
Per i negozi sfitti, sarà attuato un progetto di staging, attraverso un bando che verrà pubblicato entro 15 giorni e che comprenderà inizialmente 20 negozi. Sono molto soddisfatta dell’accoglienza ricevuta dal Piano – ha proseguito l’assessore Testa – Per la prima volta, sono stati messi a confronto tutte le categorie della società: solo conoscendo le esigenze dei diversi attori – sociali, produttivi, commerciali – della città è possibile giungere a una soluzione efficiente e, appunto, condivisa e partecipata. Lo strumento del Piano rappresenta una strategia collaudata, che l’arch. Bottoni ha cucito addosso a Frosinone.
Si tratta di un progetto pilota, frutto di una strategia organica derivante da uno studio multidisciplinare, inserito in un processo in cui modalità, tempi di realizzazione e step successivi sono costantemente monitorati. Con il Piano, non si procede per tentativi ma adottando un metodo scientifico, mettendo in risalto le peculiarità e le risorse del territorio, valorizzate per attrarre visitatori e sviluppare l’economia e l’occupazione. In questo senso, si colloca anche la riduzione, mai prevista prima, di 2 punti sull’aliquota IMU (dal 10,6 per mille all’8,6 per mille) voluta dall’amministrazione Ottaviani per incentivare la locazione ovvero l’utilizzo dei locali a uso commerciale, per tutte le unità immobiliari di categoria catastale C1 in cui risultino già insediate attività commerciali o in procinto di insediamento. Il Piano ha ricevuto consensi pressoché unanimi da tutte le categorie, le associazioni, i professionisti, i portatori di interesse coinvolti – ha concluso la Testa – A quanti affermano che abbiamo realizzato il Piano solo in vista delle elezioni, vorrei solo ricordare che il lavoro per ‘Frosinone Alta’ è iniziato più di un anno fa: tempi decisamente lontani dall’appuntamento elettorale”.