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Ceccano. La maggioranza rigetta la sfiducia al presidente del consiglio comunale Corsi chiesta dall’opposizione

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Rigettata dalla maggioranza Caligiore la richiesta di sfiducia presentata dall’opposizione per la carica di Presidente del Consiglio Comunale tenuta da Marco Corsi.

Con 9 voti a favore del mantenimento dell’incarico di massima istituzione dell’assise espressi dalla maggioranza, unico astenuto Filippo Misserville, si è concluso il tentativo, a questo punto pretestoso,  messo in atto per delegittimare la figura dell’attuale Presidente del Consiglio che ha ricevuto diversi apprezzamenti sia dai Consiglieri comunali con lui dentro l’Amminitrazione Caligiore, che dagli Assessori.

Per Massimo Ruspandini “si è trattato di un’azione pretestuosa e fortemente deludente sul piano politico, anche perché Corsi durante il suo incarico in assise si è sempre reso disponibile oltre gli steccati, dimostrando un’esperienza democratica mai vista prima su questi scranni”. A chi dai banchi dell’opposizione aveva tentato di gettare discretito in aula, Ruspandini ha ulteriormente risposto per le rime ribadendo “di rappresentare una sintesi politica di persone libere, di gente che mettendo il proprio nome sulle liste elettorali votate dai ceccanesi, ha saputo andare oltre i partiti di cui altri invece per anni sono stati schiavi”.

Un elemento questo ribadito anche da Gizzi, il quale ha voluto ricordare “come la mozione di sfiducia presentata strumentalmente contro Corsi, rappresentava di fatto una valvola di sfogo dell’opposizione che, in pratica, intendeva proporla esclusivamente non contro il Presidente Corsi, ma contro tutta l’Amministrazione Caligiore” provando, in pratica, a personificarla a danno del Consigliere Marco Corsi. Figura alla quale il primo cittadino di Ceccano ha voluto “esprimere la piena solidarietà, perché rispetto a come conducevamo noi l’opposizione, tenere banco in consiglio a quella che loro fanno in modo strumentale e con poca onestà intellettuale è un lavoro duro al quale Marco Corsi ha saputo sempre tenere correttamente fede”.

A dimostrarlo, infatti, sono i numeri: su venti Consigli comunali che Corsi ha presieduto, solo su uno l’opposizione ha avuto da ridire e “questo è avvenuto caro Marco – ha detto in chiusura Roberto Caligioreperché per loro il problema è che tu non fai quello che dicono loro, ma quello invece stabilito e previsto dal regolamento”. E questo per la maggioranza è il segno che in Consiglio ha fatto ieri la differenza.