Ambiente

Retuvasa, territorio compatto contro rinnovo inceneritore pneumatici Anagni: La Regione rifletta

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
retuvasa inceneritorre pneumatici anagni

Riceviamo e pubblichiamo:

Martedi 28 marzo alle ore 10.30 si terrà, presso l’Area Rifiuti della Regio Lazio, la Conferenza dei Servizi decisoria che dovrà esprimersi sul rinnovo dell’autorizzazione alla Marangoni Spa all’incenerimento di pneumatici, presso l’impianto sito in Anagni, in via Anticolana.

I Comitati cittadini e le Associazioni della Valle del Sacco, hanno già espresso le loro contrarietà all’autorizzazione attraverso osservazioni inviate agli uffici competenti della Regione Lazio.

Un parere negativo è stato chiaramente espresso e argomentato dal Comune di Anagni.

L’eventuale scelta indirizzata alla riattivazione dell’impianto sarebbe in netto conflitto con la grave realtà ambientale della Valle del Sacco, in particolare del territorio di Anagni, emersa anche nell’ultima affollata conferenza tenutasi sabato 18 scorso presso il locale Palazzetto dello Sport, nella quale sono stati presentati, dall’Ordine dei medici di famiglia della Provincia, i dati relativi al drammatico stato di salute della popolazione locale determinato dall’inquinamento della matrici ambientali.

È stata ricordata inoltre la straordinaria concentrazione di impianti di trattamento di rifiuti presenti nella Valle del Sacco, in particolare tra Colleferro e Morolo, con epicentro Anagni (si veda in allegato la lunga lista, non del tutto completa). L’inceneritore di pneumatici della Marangoni Tyre ha rappresentato e potrebbe nuovamente rappresentare una delle principali fonti di emissione, ed è sito in un’area, com’è noto, già contaminata da diossine e PCB, per non parlare del contesto generale dell’intero Sito di Bonifica Nazionale della Valle del Sacco.

È quindi inaccettabile un eventuale parere positivo, pur con prescrizioni, della Regione Lazio, ad una fonte potenzialmente inquinante di prima grandezza.

Il territorio si muove compatto contro questa eventualità. Oltre ai Medici di famiglia e al Sindaco, la sostiene il Vescovo di Anagni, Lorenzo Loppa, che ha annunciato la propria presenza in Regione il 28 marzo.

Questa coesione civica, sanitaria, ambientale e spirituale dovrebbe far riflettere non solo i tecnici della Regione Lazio, che valuteranno una mole impressionante di motivazioni tecniche e ambientali ostative al rilascio dell’autorizzazione, ma anche i rappresentanti politici al governo della Regione.

Confidiamo che all’assessore regionale all’ambiente Buschini sia chiaro che per risolvere i problemi ambientali del territorio non è affatto sufficiente istituire un Centro di sorveglianza e ricerca epidemiologica presso l’ospedale di Anagni, iniziativa pur interessante e apprezzabile. Se parallelamente non si effettua una moratoria degli impianti ad alto impatto ambientale, specie di trattamento di rifiuti, in iter autorizzativo, si avrebbe la beffa che tale centro monitorerebbe le future patologie da essi provocati.