Un istituto scolastico del capoluogo si rivolge ad un’agenzia di viaggi della provincia per organizzare una visita d’istruzione in Sicilia.
Accettato il mandato, la 35enne titolare dell’agenzia si attiva prontamente, contattando un tour operator, a cui demanda il compito di sviluppare il pacchetto turistico richiesto.
Effettuato il versamento tramite bonifico bancario, la donna, non ricevendo né i titoli di viaggio, né la documentazione relativa alla prenotazione, decide di contattare direttamente l’albergo che avrebbe ospitato la scolaresca: non risulta alcuna prenotazione.
A questo punto la donna, sospettando una truffa, si rivolge immediatamente presso l’istituto bancario che blocca il bonifico.
Recuperato il denaro, la 35enne si reca presso gli uffici della Questura per denunciare l’accaduto.
Dagli accertamenti effettuati dagli inquirenti si scopre che la società, con capitale di poche centinaia di euro, è intestata ad un’anziana donna di 83 anni ma di fatto è gestita da due uomini residenti in provincia di Roma, rispettivamente di 55 e 53 anni.
Scatta la denuncia per i due uomini per tentata truffa aggravata in concorso.