Sono variegate le opinioni a proposito delle recenti notizie che hanno visto l’ospedale Forlanini come protagonisti. Leggiamo insieme i commenti da diversi punti di vista.
FORLANINI, SANTORI (FDI) “TAR RILEVA MANCATA CONCERTAZIONE. RIBADIAMO NOSTRE PREOCCUPAZIONI SU SVENDITA”
L’ordinanza del Tar che respinge il ricorso per la dismissione dell’ospedale Forlanini presentato dal comitato ‘Roma 12 per i beni comuni’ contro la delibera di alienazione del complesso di via Portuense in realtà non sembra affatto chiudere le porte a una battaglia legittima e giusta. Se, da una parte, il Tribunale amministrativo si pronuncia in maniera negativa, dall’altra non possiamo non rilevare come tale sentenza sia meramente provvisoria e non tenga conto di altri motivi di ricorso, poiché a prescindere dalla scelta di dismissione, non vi è stata alcuna concertazione con Mibact, enti locali e associazioni su questa decisione. Riteniamo che la svendita di un patrimonio immobiliare di tale rilevanza architettonica, storica e urbanistica debba essere approfondita, e il suo futuro deciso anche dai cittadini attraverso processi di partecipazione che ad oggi sono stati del tutto marginali.
E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia
FORLANINI, CDQ PORTUENSE-VIGNA PIA “SU FUTURO OSPEDALE NESSUN ACCORDO A NOME CITTADINI”
“Le dichiarazioni del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a proposito di incontri partecipativi avvenuti con comitati e associazioni di cittadini in merito alla drammatica situazione del Forlanini ci sorprendono. Come comitato di quartiere da sempre in prima linea per la salvaguardia del complesso ospedaliero sulla Portuense, non solo non abbiamo partecipato ad alcuna riunione in Regione, ma crediamo di poter smentire qualsiasi accordo siglato in nome dei cittadini del nostro quadrante. Sul Forlanini, infatti, risulterebbe un solo incontro, per di più in forma riservata, rivolto ad un ristretto numero di persone aderenti ad un’unica associazione di cittadini. Incontro che forse sarebbe meglio definire ‘di partito’, piuttosto che collegiale.
Lo comunica in una nota Giovanna Romeo Vicepresidente del Comitato di quartiere Portuense Vigna Pia
FORLANINI: ZINGARETTI, “AVANTI CON PROGETTO PUBBLICO DI RILANCIO”
“L’ordinanza del TAR rafforza la nostra convinzione che bisogna proseguire l’opera di risanamento del Forlanini attraverso un progetto pubblico, con il coinvolgimento delle istituzioni interessate e dei cittadini. Proprio per ascoltare le esigenze prioritarie del territorio, lanciamo il portale Nuova vita per il Forlanini attraverso cui i cittadini potranno esprimersi su servizi prioritari, tra cui quelli sociosanitari, culturali, relativi all’ordine pubblico e alla sicurezza oltre alla possibile destinazione per sedi amministrative pubbliche e sedi universitarie, come previsto dalle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore del Comune di Roma per quanto riguarda i servizi pubblici di livello urbano”.
Lo dichiara il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in merito alla sentenza del Tar del Lazio che ha respinto la richiesta di sospensiva relativa al ricorso, d’iniziativa popolare, per
l’annullamento della delibera regionale n. 766 del 13 dicembre 2016 sulla valorizzazione del compendio immobiliare ‘ex Ospedale Carlo Forlanini.
FORLANINI: REGIONE LAZIO, ‘TAR RESPINGE SOSPENSIVA DELIBERA PER VALORIZZAZIONE’
“Il TAR del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva relativa al ricorso, d’iniziativa popolare, per l’annullamento della delibera regionale n. 766 del 13 dicembre 2016 sulla valorizzazione del compendio immobiliare “ex Ospedale Carlo Forlanini”. Nelle motivazioni dell’ordinanza del TAR, si sottolinea che l’alienazione dell’immobile Forlanini “si innesta nel quadro della realizzazione della Cittadella della Pubblica Amministrazione e dei servizi, attraverso la quale sarà possibile riqualificare tutto il patrimonio immobiliare ed il Parco circostante, per renderlo fruibile alla collettività con evidenti benefici per la collettività”. E che quindi “il danno paventato dalla parte ricorrente (…) è in realtà scongiurato proprio dalla esecuzione dei provvedimenti impugnati (…) mentre il rallentamento della avviata procedura determinerebbe una situazione di stallo e l’inaccettabile protrarsi dello stato di abbandono e inutilizzabilità assoluta del compendio”.
Si riconosce inoltre che la procedura intrapresa dalla Regione Lazio in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, “fermo il vincolo di destinazione pubblicistico del complesso immobiliare”, è coerente con la normativa di valorizzazione dei beni immobili pubblici”.
Lo comunica in una nota la Regione Lazio.