La Giunta Capitolina ha approvato il 31 marzo il Rendiconto di gestione di Roma Capitale per l’anno 2016. Il provvedimento sarà ora sottoposto alla discussione dell’Assemblea Capitolina che dovrà approvarlo entro il termine di legge del 30 aprile 2017.
Il Bilancio consuntivo del Campidoglio, il primo approvato dall’attuale amministrazione, restituisce la fotografia di un ente stabile che governa i suoi conti – dichiara l’assessore al Bilancio e Patrimonio di Roma Capitale, Andrea Mazzillo – ed è in grado di fronteggiare eventuali criticità. Mentre molti altri Comuni sono ancora alle prese con l’approvazione dei bilanci di previsione, noi licenziamo con largo anticipo il Rendiconto per confermare l’impegno a riportare legalità e certezza nella gestione finanziaria. Prima i municipi e poi l’Assemblea Capitolina avranno così il tempo necessario ad approfondirne tutti gli aspetti in piena trasparenza”.
Il Rendiconto si chiude con un risultato di amministrazione di 4.604.713.002 euro e con un saldo di disponibile di -726 milioni di euro, ben al di sopra del massimo consentito dalla legge (-773 milioni, che rappresenta il residuo disavanzo del riaccertamento straordinario ereditato dalla passata gestione, a fronte del quale il Comune dovrà impegnare risorse pari a 28,4 milioni annui fino al 2045): questo margine consentirà di destinare maggiori risorse alla salvaguardia degli equilibri di bilancio in sede di assestamento. Non solo: nel saldo vengono ricompresi maggiori accantonamenti per far fronte alle garanzie prestate per i Punti verdi qualità (+70 milioni), alle riserve fatte valere nei confronti di Roma Metropolitane in sede di contenzioso (+77,4 milioni), alla crisi di liquidità certificata da Farmacap (+10,4 milioni).
Altro capitolo importante riguarda la conciliazione delle partite creditorie e debitorie tra Roma Capitale e gli organismi partecipati. Il disallineamento è calcolato in 412.827.277 euro, ridotto di oltre la metà rispetto ai circa 900 milioni di euro registrati nel Rendiconto 2015 approvato dal Commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Il risultato è frutto di un lavoro di pulizia delle partite contabili reciproche presenti nei bilanci del Campidoglio e delle sue società partecipate, agevolato anche dal recente riconoscimento di un rilevante ammontare di debiti fuori bilancio. L’attuale amministrazione proseguirà con costanti e puntali verifiche tale attività di raccordo, al fine di pervenire alla chiarezza dei saldi di bilancio.
Col Rendiconto di gestione viene dunque certificato l’avvio di un percorso di assestamento del gruppo Roma Capitale – continua Mazzillo – che non riguarderà solo la pulizia dei bilanci delle partecipate ma anche la loro futura riorganizzazione e il rinnovo dei contratti di servizio, con cui daremo maggiore coerenza e certezza ai reciproci rapporti finanziari. Con il provvedimento approvato il 31 marzo– chiudiamo definitivamente i ‘conti’ con le gestioni precedenti, gettando le basi per un rilancio dell’amministrazione capitolina ispirato ai principi di legalità, equità, trasparenza e sostenibilità già contemplati nel Bilancio previsione 2017-2019