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Frosinone, parco del Matusa, approvato il masterplan

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Si è tenuta ieri mattina, nella sala conferenze dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, al palazzo Tiravanti, la presentazione del rendering definitivo e del progetto preliminare del Parco del Matusa.

Sono intervenuti il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, il direttore dell’Aba, Luigi Fiorletta, il dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Frosinone, Elio Noce, e le docenti Ketty di Tardo e Chiara Cibin. Erano presenti, inoltre, gli assessori Fabio Tagliaferri (lavori pubblici), Gianpiero Fabrizi (cultura), Rossella Testa (centro storico), Flora Ferazzoli (ambiente), Massimiliano Tagliaferri (patrimonio).

Il direttore Fiorletta, nel prendere la parola, ha sottolineato come il progetto del Parco del Matusa “rappresenti il primo caso di collaborazione tra un’Accademia e un ente pubblico, in Italia”. “L’urbanistica è stata considerata, spesso – ha esordito il sindaco, Nicola Ottaviani – come sinonimo, almeno in passato, di edilizia. L’amministrazione di Frosinone vuole che l’urbanistica sia associata alla rigenerazione del territorio.

A differenza di altri che avevano previsto un project financing con la costruzione di sei o sette palazzi al posto del glorioso Matusa, l’operazione che oggi presentiamo, invece, permetterà la creazione di un nuovo contesto urbano che avrà, al centro, un parco di un ettaro, aperto 24 ore su 24. Dal secondo dopoguerra a oggi, nessuna grande città dell’Italia centrale aveva realizzato un parco pubblico di queste dimensioni: Frosinone, segnando un’inversione di rotta, si appresta ad averlo”.

Il sindaco ha poi aggiunto: “Il Matusa rimarrà nel cuore della città, e il simbolo del Leone rampante costituirà un ponte tra passato e futuro, mentre il fiume Cosa sarà parte integrante di questo nuovo assetto. Non saranno create nuove volumetrie, non sarà estirpato un solo filo d’erba ma, anzi, aggiungeremo verde e nuovi alberi, dotando l’area del 40% di posti auto in più. Tutto è stato concepito e prenderà forma seguendo il precetto della humanitas, lasciando qualcosa che serva alle future generazioni. I lavori partiranno a fine giugno, a campionato terminato; si succederanno poi tre diverse fasi che, nel giro di 24 o 36 mesi, porteranno alla ultimazione dell’opera, mentre l’apertura del primo step del Parco è prevista nel prossimo autunno”.

Hanno preso poi la parola le docenti Di Tardo e Cibin, che hanno illustrato, con l’ausilio di alcune slide, i diversi step che hanno condotto alla stesura del rendering e del progetto preliminare. “Il nostro masterplan rappresenta le idee dei nostri studenti che abbiamo tradotto su carta. Loro, insieme al sindaco, sempre molto presente nelle fasi di progettazione, sono stati determinanti nel dare forma dell’iniziativa: i nostri ragazzi hanno coinvolto la comunità mediante un sondaggio per capire quale fosse la volontà popolare in merito al Parco, e due di loro, Erica Retta e Maria Martorella, hanno proposto il Leone rampante quale simbolo attorno al quale snodare i vari elementi dell’intero progetto”. Che comprende percorsi di giochi, camminamenti, giardini, stanze tematiche, parcheggi con pavimenti drenanti e coperti di alberi integrati con il parco, oltre a luoghi di incontro, spazi per gli spettacoli, uno skate park e, ovviamente, un’area giochi destinata ai più piccoli e alle attività sportive.

Queste le fasi illustrate dalle docenti: la prima comprende la realizzazione dei percorsi (pista ciclabile e jogging, camminamenti pedonali), dei parcheggi verdi, del Leone attrezzato. La seconda, la realizzazione delle stanze verdi tematiche e piantumazione degli alberi e vegetazione. La terza, l’istallazione porta nella piazza verde principale; dei playground attrezzati con chioschi, climbing rock, giochi per bambini, skate park e completamento del Leone attrezzato con sedute e stage. Il sindaco ha spiegato che “per la prima fase, il Comune investirà mezzo milione di euro derivante dagli oneri concessori. Cercheremo anche di coinvolgere dei moderni mecenati che contribuiscano alla realizzazione di un’opera destinata alla collettività”.

Da segnalare, infine, i nomi dei ragazzi che hanno contribuito al masterplan del Parco: Serena Fralleone, Paola Zomparelli, Noemi Mattone, Anna Paola Di Giorgio, Daniela Darduini, Giulia Cavallaro, Giulia Raffa, Mariasilvia Chiappini, Silvia Lisi, Manuel Ruffaldi, Matteo Di Menna, Alessia De Carolis, Claudia Proietti, Davide Massa.