Ora c’è l’ufficialità: l’impianto di depurazione di Anagni sarà gestito, per i prossimi dieci anni con la formula del comodato d’uso gratuito, dal Consorzio per lo sviluppo industriale Frosinone. Un’operazione importante dal punto di vista ambientale e non solo, visto che per la città dei papi saranno sbloccati 5 milioni di euro da investire su un nuovo tratto di rete fognaria.
Questo è quanto prevede il protocollo di intesa siglato tra il presidente dell’Asi Francesco De Angelis e il governatore Nicola Zingaretti e già approvato sia dalla Giunta Regionale, lo scorso 7 marzo, che dal Cda consortile, due giorni dopo.
Ieri, presso al sede dell’amministrazione cittadina, la conferenza stampa per annunciare l’importante novità, alla presenza di De Angelis, del sindaco Fausto Bassetta, dell’assessore regionale all’Ambiente Mauro Buschini e dell’amministratore di AeA Riccardo Bianchi.
<Ringrazio il primo cittadino e l’assessore Buschini per il prezioso lavoro svolto in questi mesi, grazie al quale siamo, finalmente, arrivati alla firma del protocollo – ha esordito De Angelis – Grazie alla loro tenacia, impegno e sensibilità, portiamo a compimento un processo che si trascinava ormai da anni, esattamente dal 2013 quando, attraverso una convenzione, la Regione si impegnava proprio ad affidare al Consorzio la gestione dell’impianto. Ecco, finalmente si parte perché tutti i passaggi sono stati ultimati. C’è già stata la consegna delle chiavi, ora nelle mani della società AeA, che materialmente si occuperà della messa in funzione di questa grandiosa macchina>.
Alla luce dei furti che si sono registrati nei mesi scorsi, il presidente dell’Asi ha annunciato che, dal momento del passaggio, ha subito provveduto ad attivare un servizio di sorveglianza. Quindi ha elencato con dovizia di particolari gli step propedeutici all’attivazione del depuratore.
<I prossimi tre mesi – ha detto – saranno fondamentali perché avvieremo una serie di verifiche, sia sull’impianto che sulla rete fognaria, per avere ben chiaro cosa è necessario alla sua messa in esercizio. A quel punto presenteremo un documento tecnico-economico degli investimenti alla Regione, che si dovrà fare carico degli oneri finanziari necessari. Ovviamente, non sto qui a sottolineare l’importanza di questo depuratore per la tutela dell’ambiente. Quello che invece mi preme chiarire è un aspetto: l’impianto non è attivo e non lo sarà prima di un collaudo finale>.
De Angelis ha infine annunciato incontri con le associazioni di categoria, prima, e con le aziende, successivamente, utili per metterle al corrente della nuova situazione e per consentire loro di allacciarsi al depuratore una volta che l’impianto entrerà in funzione.
La parola è quindi passata all’ad Bianchi: <Quello che accingiamo a fare è tutt’altro che semplice – ha affermato – E’ vero, ci sono state consegnate le chiavi, ma ad onor del vero non sono state necessarie perché il cancello era divelto. Praticamente inesistente è invece l’impianto elettrico, completamente devastato. Per questi motivi potrebbero volerci un po’ più di tre mesi, ma ciò non toglie che alla fine metteremo in funzione questo impianto di depurazione, che io considero un fondamentale presidio ambientale ecologico per il trattamento dei reflui, al servizio della più complessa opera di risanamento della Valle del Sacco>.
E l’assessore Buschini ha aggiunto: <Non possiamo immaginare di risanare la Valle del Sacco e dare certezza all’ambiente senza dotare questo territorio delle infrastrutture necessarie per azioni di bonifica, e credo che questo punto il Consorzio Asi lo abbia interpretato in maniera importante. Questo depuratore, infatti, è un punto di certezza per il Comune di Anagni, per i siti industriali, per le abitazioni civili. Una infrastruttura necessaria anche per chi vuole tornare ad investire in questo territorio, chiaramente con modalità di sviluppo nuove, sostenibili, fondate sui principi green e che non creino problemi in un territorio che ha già pagato uno scotto importante sulle tematiche ambientali. Il depuratore è un pezzo di una serie di investimenti che come Regione Lazio stiamo facendo sulla Valle del Sacco: dopo la riperimetrazione del Sin abbiamo disponibilità di risorse per dare vita alla fase di risanamento e di bonifica>.
<Ringrazio l’Asi e la Regione per questa importante occasione a favore del territorio. La messa in funzione dell’impianto avrà notevoli ripercussioni per le aziende e per la cittadinanza, ma soprattutto per la tutela ambientale, che rappresenta da sempre una priorità di questa amministrazione>, ha voluto evidenziare dal canto suo il sindaco Bassetta.