Dal 21 aprile al 30 ottobre torna la manifestazione che farà rivivere l’Ara Pacis nel suo antico splendore.
Dopo il grande successo ottenuto lo scorso ottobre, L’Ara Com’era torna a fine aprile. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, organizzata da Zétema Progetto Cultura e affidata alla ETT Spa, consiste in una visita multisensoriale dell’Ara Pacis in epoca augustea, resa possibile grazie all’integrazione tra computer grafica, realtà virtuale e aumentata, partirà in concomitanza con il Natale di Roma, e continuerà per tutte le sere fino al prossimo 30 ottobre.
L’ antica Ara Pacis: tra tecnologia, colore e recitazione per rivivere l’epoca augustea
L’evento, giunto alla sua seconda edizione, è realizzato in tecnica mista, introducendo animazioni in computer grafica e personaggi interpretati da attori reali, cui fanno da collante le voci narranti di Luca Ward e Manuela Mandracchia, in un mix di realtà aumentata e virtuale che andranno a fondersi con il mondo reale attraverso l’uso di particolari visori, che permetteranno di vedere gli oggetti virtuali “ancorati” a quelli realmente esistenti.
Lo spettatore, quindi, si ritroverà totalmente coinvolto nelle vicende che riguardano la Roma dell’imperatore Augusto, dopo la Pax da lui stesso imposta.
Il percorso: dall’Ara augustea a quella attuale.
Il percorso è articolato in 9 punti di interesse, di cui i primi due costituiscono un’autentica novità per quest’iniziativa. Lo spettatore, infatti, sarà coinvolto in toto nelle riprese, per ritrovarsi poi in uno spazio bianco in cui individua l’Ara Pacis nella sua colorazione originale, e avrà come guida d’eccezione l’imperatore Augusto, in un percorso che lo porterà alla scoperta del Campo Marzio, per l’occasione riprodotto in 3D e visibile dall’alto.
Allo stesso modo sarà possibile riscoprire altri monumenti come il Pantheon, la Saepta Julia e l’Acquedotto. Dopo questo tour, lo spettatore sarà accompagnato dall’imperatore fin davanti all’Ara, dove assisterà al rituale del sacrificio realizzato anch’esso in 3D con l’aggiunta della computer grafica e la partecipazione di attori veri, per poi fare ritorno alla realtà e scoprire il monumento in tutti i suoi dettagli, attraverso i sei punti restanti del percorso.
Sarà così possibile osservare più da vicino i rilievi che raffigurano Romolo e Remo e il sacrificio di Eneide, i restauri sulle lastre che contengono raffigurazioni di sacerdoti rivolte al Lungotevere (ritrovate in epoca rinascimentale), le dee Tellus e Roma, rappresentanti il mondo trasformato dalla pace augustea. Oltre a tutto ciò, si potrà ammirare anche il fregio vegetale costituito da una moltitudine di piante nate da cespi di acanto, considerati come simbolo dell’immortalità, attraverso una colorazione posta sotto il quadro della dea Roma, in modo da poter interpretare la natura come la intendevano gli antichi romani: un modo per dimenticare gli orrori della guerra terminata con la Pace di Augusto, che farà ritorno al termine del percorso, per la prima volta con la sua famiglia, bambini inclusi, seguiti da un solenne corteo che rispecchia il passato e il futuro della Capitale, che passa per le sue istituzioni.
Foto generica di repertorio