A partire dai primi giorni di maggio la XVIII Comunità Montana ospiterà gli studenti dell’Istituto di ‘Istruzione Superiore Via Gramsci’ di Valmontone. Questo è quanto stabilito da una Convenzione, stipulata fra i due enti, volta ad ‘assicurare ai giovani l’acquisizione di competente spendibili nel mercato del lavoro’, secondo dettato legislativo.
In pratica, seguendo la Convenzione, gli studenti verranno accolti presso i locali della sede della XVIII Comunità Montana per svolgere attività di formazione ed orientamento del percorso in alternanza scuola lavoro. L’operato degli studenti sarà congiuntamente progettata e verificata da un docente tutor interno, designato dall’istituzione scolastica, e da un tutor formativo della Comunità Montana, cioè l’istituzione ospitante. Il progetto comincerà con il corso AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing) che vedrà impegnati gli studenti dell’ITC Pier Luigi Nervi di Segni.
‘Un’altra iniziativa a stretto contatto con il nostro territorio’ così commenta il Presidente della XVIII Comunità Montana l’avvocato Fabrizio Di Paola sull’accordo stipulato fra l’ente e la scuola di Valmontone. ‘Un ulteriore e concreto segnale della volontà della Comunità Montana di crescere con le realtà circostanti, una soddisfazione sincera ospitare qui, nella nostra sede, gli studenti dell’Istituto di ‘Istruzione Superiore Via Gramsci’ di Valmontone, per il progetto di alternanza scuola-lavoro. Per questo voglio rivolgere un mio personale ringraziamento alla dottoressa Patrizia Fiaschetti Dirigente Scolastico dell’Istituto per la collaborazione. Inoltre, voglio ringraziare –aggiunge Di Paola- le docenti Maria Teresa Vari e Maria Antonietta Pennese dell’Istituto Nervi di Segni e l’assessore Stefano Salvitti della Comunità Montana, per il loro particolare impegno nella realizzazione di questo progetto’.
‘Dispiace constatare anche in questa circostanza – ammette con rammarico Di Paola – la totale assenza della Regione Lazio. Questa sarà l’ennesima iniziativa della Comunità Montana organizzata senza il fattivo contributo della Regione Lazio. Soprattutto in questo particolare e delicato momento di passaggio dalla Comunità Montana all’Unione dei Comuni, la Regione Lazio dovrebbe quantomeno indicare alcune linee di passaggio. Invece, non è così. Purtroppo, e questo va avanti da fin troppo tempo, siamo costretti a fare del nostro meglio con le scarsissime risorse che abbiamo. Sappiamo che il percorso della Comunità Montana è a termine ma almeno ci dicano come e cosa possiamo fare e fin dove arriveranno le nostre possibilità. Ma, al momento dalla Regione riceviamo solo silenzi’.