Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, ha espresso solidarietà al candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, per la scritta ingiuriosa comparsa all’esterno del locale Lebò, evidenziando, inoltre, come ogni forma di violenza, verbale o morale, oltre che di sopraffazione, durante la campagna elettorale sia ascrivibile ad episodi che, seppur isolati, esaltano soltanto la stupidità degli autori.
Ottaviani ha, inoltre, duramente condannato gli atti di inciviltà di coloro che, in spregio al decoro urbano e alle regole, hanno l’abitudine di affiggere abusivamente manifesti elettorali, in spazi non destinati a tale scopo, come accaduto per alcuni cartelloni di CasaPound.
“La nostra Costituzione repubblicana – che, grazie al cielo, ha sventato il pericolo di essere cancellata, almeno in parte, da quanti ignoravano l’importanza della sintesi effettuata nel 1948, tra le opposte visioni della politica e della società – contempla, al proprio interno la libertà di espressione del pensiero di ognuno di noi, in particolar modo all’articolo 21 – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – Le oltre 300 telecamere installate in città con il sistema della videosorveglianza saranno utili non soltanto ad individuare i responsabili di manifestazioni brillanti solo nella stupidità comune, imbrattando i muri, magari in contrapposizione alla riqualificazione dei murales di via Ciamarra che abbiamo attivato dopo 22 anni con gli studenti e i docenti del liceo artistico, ma anche per sanzionare l’altro genere di sopruso che, ancora oggi, si ripete in danno delle pensiline e degli altri impianti pubblici, ove le braccia sottratte alle tinteggiature normali continuano a dare il peggio, di loro stesse.
Qualora certi teppistelli volessero dare sfogo all’assenza del proprio genio artistico, li potremmo, sempre, impiegare per dare una pulitina al cantiere e al marciapiede proprio dove è in corso il restauro dei murales comunali”.