RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Occorre una chiara risposta all’articolo comparso su un giornale locale riguardante l’Autorizzazione Regionale della discarica di Colle Fagiolara.
Una doverosa premessa è d’obbligo. I giornalisti sono deontologicamente obbligati a fornire al pubblico notizie chiare ed esposte nel modo giusto, se serve verificando le proprie fonti nel modo più accurato possibile. Purtroppo spesso non è così e capita che gli amministratori locali, già costretti ad amministrare situazioni complesse tra infinite difficoltà, si trovino fare i conti con alterazioni della realtà quasi totali. L’ultimo caso è quello del rinnovo dell’autorizzazione di esercizio della discarica.
Questi argomenti, spesso complessi, hanno bisogno di una buona preparazione di base per essere esposti in modo serio, corretto e credibile. Nell’articolo, oltre ad una serie di fantasiose ricostruzioni dei fatti che hanno caratterizzato gli amministratori tirati in ballo, non viene spiegato in alcun modo il senso dell’atto regionale in questione. Nel distorcere il senso dell’atto viene scritto che la discarica non chiuderà nel 2019 ma nel 2022. Raccontare così le cose è molto semplice, al punto che sembra un concetto realizzato a regola d’arte per passare il messaggio che gli amministratori del territorio non sono in grado di fare il loro lavoro. Peccato che le bugie abbiano le gambe corte.
Occorre spiegare che l’anno di scadenza dell’autorizzazione della discarica e quello della sua chiusura per il conferimento di rifiuti sono due cose ben diverse. Come abbiamo detto più volte e come è scritto nella legge di stabilità Regionale del 2017, art. 85, la chiusura della discarica è prevista per il 2019.
La notizia della chiusura al 2022 è un invenzione frutto dell’incapacità di leggere gli atti ufficiali. Infatti se si conoscesse la legge si saprebbe che queste autorizzazioni hanno durata decennale. L’ultima autorizzazione della discarica era scaduta nel 2012. Il gestore all’epoca aveva attivato tutte le procedure di rinnovo ed erano state anche condotte ben due conferenze dei servizi in data 31/1/2012 e 13/3/2012. Facendo un semplice conto matematico si capisce che l’autorizzazione è fino al 2022 perché dal 2012 l’autorizzazione ha durata decennale. Molto semplice da capire evidentemente difficile da spiegare.
Gli effetti dell’autorizzazione sono ovviamente ininfluenti sulla data di chiusura della discarica che è il 2019. Basta essere minimamente informati o, più facilmente, leggere l’atto per capire che l’autorizzazione in questione non regola solamente la gestione del sito fino al 2019, ma anche la fase di post-mortem che durerà almeno 20 anni dopo la conclusione dell’utilizzo del sito. Tali attività verranno autorizzate nell’ambito della medesima autorizzazione. Deve essere chiaro che il fatto che ci sarà un post-mortem della durata di 20 anni significherà avere anche la relativa autorizzazione di pari durata e che in quel momento la discarica risulterà chiusa. Tutto questo è scritto nell’atto in modo molto chiaro, ovviamente alcuni capiscono quello che vogliono e lo espongono in modo fuorviante per sollevare il solito inutile polverone.
Lo ribadiamo ancora:
- la discarica chiude nel 2019;
- per adesso i lavori sono regolamentati fino al 2022 ( 2 anni di gestione e 3 di post-mortem);
- giocare con le paure dei nostri concittadini in questo modo è inaccettabile.
Firmato i sindaci di Colleferro Pierluigi Sanna, di Genazzano Fabio Ascenzi e di Paliano Domenico Alfieri