Una donna di 65 anni è stata fermata dai Carabinieri perché accusata di aver ucciso e poi carbonizzato il corpo di un idraulico di 59 anni. Dopo un attento e lungo interrogatorio si confessa.
Ucciso con un coltello e successivamente carbonizzato. A Roma, una donna straniera, casalinga di 65 anni, è stata fermata dai Carabinieri con l’accusa di omicidio nei confronti di un uomo di 59 anni di professione idraulico. Il corpo della vittima è stato ritrovato all’interno di un auto a Marina di San Nicola, vicino Roma, per metà carbonizzato. La moglie della vittima, nella giornata di giovedì, aveva denunciato il tutto alle autorità. Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della compagnia di Civitavecchia e di Ostia che, coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Civitavecchia Antonia Giammaria, hanno visionato attentamente le immagini riprese dalle numerose videocamere presenti nell’area, riscontrando l’arrivo di un auto, con a bordo un uomo e una donna, intorno alle 17.30 di mercoledì e, successivamente, l’uscita dalla macchina della sola donna intorno alle ore 17.45, nascosta dal cappuccio di un piumino. Le telecamere hanno poi mostrato una fiamma vistosa provenire dallo stesso abitacolo.
L’analisi dei tabulati telefonici, voluti esplicitamente dai Carabinieri, hanno potuto constatare che la donna ha avuto, in passato, contatti con la vittima.
Un interrogatorio serrato ha fatto si che la 65enne ammettesse la sua colpa e le sue responsabilità.
L’accaduto- La donna avrebbe accoltellato l’uomo all’altezza del collo e successivamente, forse per sbarazzarsi definitivamente del corpo, ha appiccato un fuoco, togliendo di mezzo tutti gli indumenti indossati dalla vittima.
Il tutto è stato ritrovato dalle Forze dell’Ordine e sequestrato dal personale della Squadra Rilievi del Nucleo Investigativo di Ostia.
La casalinga ora è in stato di fermo alla Casa Circondariale di Civitavecchia e dovrà rispondere di accuse molto gravi.