Dieci punti conquistati nelle ultime sei partite per il Frosinone e una voglia irrefrenabile di piazzare l’ultimo, decisivo allungo. Quello del sorpasso.
Che la partita contro il Carpi potesse rivestire un ruolo cruciale era cosa immaginabile da tempo, ma forse nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe scommesso sulla possibilità di scavalcare il Palermo in classifica proprio in concomitanza del match da disputare al “Braglia”, in uno stadio e contro un avversario che evocano dolci ricordi per quel miracolo sportivo che si è concretizzato appena dieci mesi fa.
La settimana è stata piuttosto movimentata e non certo per le vicende proprie dei canarini. Il nuovo ribaltone tecnico – settimo stagionale – che si è verificato sulla panchina rosanero, con Novellino chiamato al posto del dimissionario Iachini, ha di fatto caricato ulteriormente gli animi dell’ambiente, ora più che mai consapevole che questo è un momento assolutamente decisivo della stagione.
Tanti i tifosi che seguiranno i propri beniamini in Emilia, nella speranza di assistere ad una nuova, esaltante giornata di sport a tinte giallazzurre. Si gioca per la vittoria, pur sapendo che anche un risultato di parità non sarebbe da buttar via, ma questa è una considerazione che potrebbe acquisire valore solo ed esclusivamente dopo il posticipo domenicale tra i siciliani e il Napoli.
Bisogna innanzitutto guardare in casa propria e qualche problema mister Stellone ce l’ha già di suo, visto che il tecnico dovrà rinunciare agli squalificati Blanchard e Paganini, oltre all’infortunato Tonev. Tre pedine che nell’ultimo periodo hanno fatto la differenza e aprono qualche punto interrogativo sulle scelte studiate dal mister per fronteggiare la combattiva formazione di Castori.
In realtà, di dubbi veri e propri ce ne sono pochi, almeno per quanto riguarda l’impiego dei giocatori che scenderanno in campo. Difficile poi immaginare una rinuncia al collaudatissimo 4-3-3, protagonista della rinascita in questo girone di ritorno. Per tappare il buco lasciato da Blanchard, appare quasi scontato l’impiego di Matteo Ciofani, visto che il neo acquisto Pryima rimane tuttora un oggetto misterioso e, in una partita così delicata, il tecnico capitolino ha bisogno di certezze in mezzo al campo.
Sarà quindi l’ex Ascoli e Ternana a fare coppia con Ajeti, mentre Rosi e Pavlovic agiranno sulle rispettive fasce di competenza, davanti all’intoccabile Leali. A centrocampo la notizia più bella è rappresentata dal rientro di Sammarco, pronto a riprendersi il suo posto al fianco di Frara, con Gori confermatissimo nel ruolo di frangiflutti davanti alla difesa. In avanti, a questo punto, appare probabile l’avanzamento di Kragl a supporto della coppia-gol composta da Ciofani e Dionisi, anche se Soddimo potrebbe avere qualche chance di insidiare il posto al fluidificante tedesco.
Sul fronte Carpi, poche le novità rispetto alla formazione-tipo protagonista in questo girone di ritorno, anche perché per i biancorossi sarà emergenza vera, visti i forfait dei vari Brkic, Daprelà, Martinho, Gnahoré, Verdi e soprattutto Mbakogu. Nel 4-4-2 emiliano, davanti a Belec agirà la linea composta da Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo e Poli, mentre a centrocampo spazio a Letizia, Lollo, Crimi e Di Gaudio. Per quanto riguarda il tandem offensivo conferma dal 1’ per Mancosu, che verrà affiancato da Lasagna.