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Roma, la nota di UGL sul Nucleo di Polizia Turistica della Capitale

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Riceviamo e pubblichiamo:

Nemmeno il tempo di far uscire la notizia, da parte dell’ assessore al Commercio Adriano Meloni, che già il sindacato dei caschi bianchi, ridimensiona l’iniziativa bollandola come ennesimo “spot ” pubblicitario. L’ istituzione di un nucleo di 70 vigili da adibire alla tutela dei monumenti ed al controllo delle attività alberghiere romana, viene smontata, numeri alla mano dal Sindacato UGL Polizia Locale, il cui Coordinamento Romano dichiara in una nota: ” Dividendo 70 agenti per tre turni di servizio, otteniamo 23 uomini, circa 10 pattuglie ed anche meno se dobbiamo tener conto di ferie e turni di riposo. Difficile immaginare che queste limitate risorse, oltre a provvedere con efficienza al controllo delle circa 10000 attività alberghiere (solo quelle censite) della Capitale, possano realmente stazionare e controllare I monumenti più importanti di Roma. Solo pensando al Colosseo, Trinità dei Monti, Piazza Navona, San Pietro, Pantheon e fori romani i numeri condannano le estemporanee boutade dell’amministrazione.” “Come UGL – dichiara Marco Milani Coordinatore romano Ugl-Pl – restiamo convinti che il Corpo abbia bisogno di un riordino serio, ragionato tenendo conto dell’esperienza dei lavoratori, recuperando centinaia di unità tra le Cancellerie delle Procure e da altri “nuclei” come SAC che assorbe 101 unità e il PICS con altre 55 agenti. Un riordino ragionato che dovrebbe inoltre partire dopo aver sopperito alla mostruosa carenza di personale, giacchè la pianta organica attuale è pericolosamente scesa ai livelli del 1975”. “Invitiamo ancora una volta – rilancia Sergio Fabrizi RSU della UGL-PL – l’amministrazione ed il Comando del Corpo a non cadere negli errori del passato limitandosi ad interventi spot, che hanno come solo risultato una visibilità momentanea dell’esponente politico di turno, bensí di ragionare sulla progettualità del mai decollato “Vigile di Quartiere” attraverso la cosituzione di Unità Territoriali che abbiano la reale conoscenza e controllo del quartiere o rione perché, a forza di nuclei specializzati, i cittadini vedranno ancora meno divise di un Corpo, ormai ridotto ai suoi minimi storici”