GDF FROSINONE: TRASPORTAVANO BOMBE MOLOTOV E MATERIALE ESPLODENTE. ARRESTATE 3 PERSONE. I Finanzieri della Compagnia di Frosinone, la scorsa notte, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto tre persone trovate in possesso di due bombe del tipo molotov e di altro materiale utile al confezionamento di ordigni incendiari, occultate all’interno dell’autovettura sulla quale viaggiavano. In particolare, le Fiamme Gialle ciociare, in piena notte, lungo la S.S. Monte Lepini – direzione Frosinone, durante un servizio di pattugliamento in attuazione del “Dispositivo di contrasto ai traffici illeciti” predisposto dal Comando Provinciale di Frosinone, intercettavano un’autovettura Opel Corsa che presentava le targhe anteriori e posteriori illeggibili, procedendo al controllo degli occupanti. Questi ultimi, a seguito di speditivi accertamenti effettuati attraverso la Sala Operativa del Comando Provinciale, sono risultati gravati da numerosi precedenti di polizia per vari reati. Il controllo dell’autovettura consentiva di rinvenire 2 bottiglie in vetro, costituenti ordigni esplodenti/incendiari (cc.dd. bombe Molotov), verosimilmente pronti all’uso, contenenti liquido infiammabile e munite di innesco, e altro materiale utile per il confezionamento di ulteriori ordigni esplodenti/incendiari. Gli occupanti dell’autovettura – 3 cittadini italiani di circa 25 anni, residenti nella provincia di Roma – sono stati tratti in arresto in flagranza del reato previsto e punito dall’art. 435 del codice penale (fabbricazione o detenzione di materiale esplodente). Nel corso delle operazioni di polizia i Finanzieri ciociari si sono avvalsi della preziosa collaborazione di due pattuglie della Polizia di Stato in forza alla Questura di Frosinone, anch’esse operanti nel controllo del territorio. L’operazione odierna risponde alle richieste di legalità e sicurezza che provengono dalla cittadinanza ed evidenzia il coordinamento e la piena e fattiva collaborazione con cui operano sul territorio tutte le forze di polizia, nell’ambito di precise direttive che provengono dall’Organo di Governo Provinciale.
Frosinone – Rinvenute bottiglie incendiarie: 3 arresti congiunti Guardia di Finanza – Polizia di Stato
Una pattuglia della Guardia di Finanza intercetta un’auto sospetta. Chiede in ausilio l’intervento della Squadra Volante: arrestati i 3 occupanti per fabbricazione e detenzione di bottiglie incendiarie.
Nella decorsa notte, una pattuglia della Guardia di Finanza del Nucleo Mobile di Frosinone, durante i servizi specifici disposti dal Comando Provinciale, nell’ambito del piano coordinato di controllo del territorio tra Forze di Polizia – previsto in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal Prefetto – avvista sulla “Monti Lepini” un’utilitaria che presenta la targa non leggibile perché vistosamente imbrattata con il fango
I Finanzieri decidono pertanto di intimare l’alt al veicolo e di procedere agli opportuni controlli, perché insospettiti dall’anomala presenza di terra sulle targhe, posteriore ed anteriore, mentre il resto della carrozzeria è pulito.
Come previsto dal piano, scatta il coordinamento tra le Forze di Polizia, tanto che i Finanzieri allertano la Sala Operativa della Questura, che subito invia sul posto una pattuglia della Squadra Volante.
Infatti, i tre occupanti, tutti con precedenti di polizia per reati di rapina aggravata, danneggiamento, rissa, oltraggio a Pubblico Ufficiale, mostrano immediato nervosismo e timore per il controllo che stavano subendo.
I Poliziotti, giunti prontamente sul posto, procedono con i Finanzieri alla perquisizione veicolare, che da esito positivo.
Sono rinvenute due bottiglie “incendiarie” ed altro materiale finalizzato alla stessa preparazione, zucchero compreso per un quantitativo di 2 kg.
Per i tre uomini, tutti 26enni e originari della provincia di Roma, condotti presso gli Uffici della Questura per gli accertamenti di rito, scatta l’arresto per fabbricazione e detenzione di armi da guerra.
Difatti, la normativa di settore equipara la bottiglia incendiaria alle armi da guerra e prevede l’arresto obbligatorio nella flagranza del possesso.
L’ipotesi più accreditata è che i tre volessero mettere in atto una truffa nei confronti dell’assicurazione, incendiando l’auto su cui viaggiavano, una vecchia Opel Corsa, stranamente assicurata per furto ed incendio.