Cronaca

Tragedie nel silenzio: a Roma cinque casi di suicidio solo nella giornata di ieri

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Tragedie nel silenzio vestite da suicidi, vite che si spengono inghiottite nell’indifferenza di una società che, probabilmente, viaggia ad una velocità troppo spedita per accorgersi di chi, magari, è rimasto dietro in ultima fila e necessitava di un aiuto per andare avanti.

Così, mentre in tv, sul web e nei giornali impazza la cronaca nera, con le storie di violenza e sangue a farla da padrone attirando la curiosità generale, a Roma si registra la terribile crescita di un fenomeno allarmante, che miete sempre più vittime.

Solo nella giornata di ieri, 13 marzo, il 118 ha registrato ben cinque chiamate per altrettanti casi di suicidio. Un fenomeno trasversale, che non conosce sesso ed età, a testimonianza di un disagio che avvolge a 360 gradi la società.

Il primo caso si è registato nelle prime ore della mattinata e ha riguardato di un ragazzo di 28 anni, che ha deciso di farla finita in zona Ospedale Pertini. Qualche ora dopo è toccato ad un uomo di circa 50 anni, che si è lanciato nel vuoto dal tetto del suo palazzo in viale Somalia. Stesse modalità per una donna di 60 anni residente a Piazza Sempione, in zona Montesacro, che si è gettata dal suo balcone dopo aver ingerito dei tranquillanti. In serata è arrivata poi la notizia di altri due decessi, tra i quali quello di un uomo che ha deciso di impiccarsi.

Cinque casi in meno di ventiquattro ore che devono invitare ad una profonda riflessione. Perché se tutti quanti ci indigniamo per le morti violente, spesso figlie di omicidi scellerati, non si deve distogliere l’attenzione nemmeno verso il numero crescente di persone che decidono da sole di togliersi la vita.