RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Erano passate da poco le 2 di domenica mattina quando i cittadini sono stati svegliati da un incendio che si era sviluppato su una palma nella piazza retrostante la chiesa di San Lorenzo. L’incendio è indubbiamente di origine dolosa.
Questi sono i risultati di chi dice #stayisola o #iostoconlamovida. Non è questa la movida che piace a noi: bande di ragazzini abbandonati a loro stessi tra i vicoli della città, approfittando della penombra, spadroneggiano vandalizzano e fanno uso di sostanze illicite, senza che nessuno li controlli. La movida è un fenomeno che deve essere controllato. Per la sicurezza di tutti. È impossibile che la città venga dimenticata dai suoi amministratori.
In aggiunta a tutto ciò, non si preoccupano che le telecamere di sicurezza non funzionino o che i dissuasori, come nella serata di sabato, non stessero come avrebbero dovuto tant’è che erano sollevati come di norma da un solo accesso al corso, ovvero quello inferiore. Noi tutti siamo rimasti turbati e faremo tutto quanto è in nostro potere affinché si possa riprendere a passeggiare di notte per la nostra bella città ed i suoi caratteristici scorci senza timore alcuno.
Grande solidarietà va a don Alfredo il quale ha vissuto attimi di terrore, a causa di queste bande criminali, e a tutti i cittadini del centro storico, soprattutto quelli che ancora dopo anni passati ad ingoiare rospi non sono andati a vivere altrove rinunciando ai propri diritti.
#LaPeggioreGiuntaDiSempre deve LAVORARE per restituire il giusto decoro alla città e non scattare selfie dimenticando però di immortalare TUTTE le sfaccettature della movida incontrollata che sponsorizza. Non è passato troppo tempo infatti da quando sono stati denunciati vandalizzazioni delle auto in sosta, risse, scarti da droga e alcool ovunque, defecazioni tra i vicoli, graffiti sulle case e sui portoni. Ci mancavano gli incendi! Cosa sarebbe accaduto se si fosse propagato anche al resto del cortile? Questa volta si è sfiorata una tragedia.
Bisogna restituire dignità alla nostra cara Isola del Liri, mortificata da una gestione disinteressata al suo bene”.
Giorgio Trombetta
