Riceviamo e pubblichiamo:
“In questi giorni Roma sta vivendo una situazione drammatica che impone a tutte le istituzioni un’assunzione di responsabilità collettiva. Anche oggi la Regione Lazio ha ribadito la propria assoluta disponibilità a fare fino in fondo la propria parte ma è il Comune di Roma guidato da Virginia Raggi che deve indicare con esattezza cosa intende fare per risolvere il problema, a chi intende rivolgersi e dove vuole realizzare gli impianti necessari a concludere il ciclo dei rifiuti. Non sono ammissibili polemiche politiche mentre i sacchetti restano per strada e la città viene sommersa dai rifiuti.” – ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Democratico Eugenio Patanè durante la discussione odierna del Consiglio regionale – “Il piano rifiuti del Lazio offre già la possibilità ai Comuni di proporre nuovi impianti ma a oggi Roma Capitale non ha ancora presentato richieste ufficiali. Chi dichiara di voler raggiungere l’ambizioso obiettivo del 75% di raccolta differenziata non può non porsi il problema di realizzare impianti idonei e sufficienti al trattamento e smaltimento dei rifiuti che produce. Faccio solo un esempio: Roma produce ogni anno 8 milioni di tonnellate di olii esausti, è il Sindaco Raggi e non la Regione che deve dirci cosa intende farne? dove vuole smaltirli? affidandosi a chi?”
“Io credo che la Regione oggi debba riaffermare un principio per tutti Comuni del Lazio: i rifiuti devono essere trattati e smaltiti nel luogo in cui vengono generati. Ogni bacino può e deve essere autosufficiente rispetto al proprio ciclo dei rifiuti.” – ha concluso il consigliere regionale del PD Eugenio Patanè – “Per realizzare gli impianti per la differenziata e lo smaltimento necessari la Regione Lazio è stata ed è a completa disposizione dei Comuni. Anche Roma Capitale ora deve fare la sua parte indicando chiaramente come, dove e con l’impegno di chi intende risolvere il problema.”