Non si ferma la battaglia del Comune di Genzano di Roma contro l’inquinamento elettromagnetico. Con il tavolo intercomunale svoltosi lo scorso 7 marzo è stato avviato un percorso che punta ad una valutazione dinamica del tema dei campi elettromagnetici e del loro impatto sulla popolazione e sul territorio.
“Oggi aggiungiamo un piccolo tassello a un percorso che come amministrazione stiamo portando avanti per la salvaguardia della salute della cittadinanza – ha dichiarato il sindaco Daniele Lorenzon in apertura del convegno ‘Elettrosmog: tra passato e presente’ –. In tutti gli ambienti domestici e lavorativi esistono campi elettromagnetici, che oltre agli evidenti vantaggi
tecnologici possono però provocare anche una serie di patologie più o meno gravi che non possiamo sottovalutare“.
Come noto, i campi elettromagnetici possono essere generati da cellulari, wi-fi, ripetitori radio-televisivi, ma anche impianti elettrici o comuni apparecchiature domestiche. L’elettrosensibilità non è che una delle molte manifestazioni biologico-sanitarie causata dell’esposizione a tali campi. Cefalea, insonnia, disturbi uditivi e visivi sono solo alcuni dei sintomi più frequenti riscontrati; ma spesso le terapie farmacologiche risultano inefficaci.
È per questo che nel 2005 nasce l’Associazione italiana elettrosensibili, con lo scopo di ampliare la rete nazionale per informare la collettività sui rischi collegati alla frequente esposizione ai campi elettromagnetici; e al tempo stesso perseguire il riconoscimento della malattia. L’elettrosensibilità è riconosciuta come invalidità in Svezia, dove ci sono interventi per superare le barriere elettriche così da garantire a chi ne è affetto una vita normale; allo stesso modo, negli Stati Uniti e in Germania la Sensibilità Chimica Multipla è riconosciuta al pari di una invalidità motoria a livello sanitario, previdenziale e istituzionale.
“L’elettrosensibilità rappresenta uno degli effetti a breve e medio termine causati dalla esposizione a sorgenti che emettono campi elettromagnetici – ha spiegato il vice presidente nazionale dell’associazione Dott. Paolo Orio –. I dati epidemiologici sono allarmanti. La crescita della malattia è esponenziale anno su anno. Negli Usa il dato di prevalenza si attesta sul 3% della popolazione, in Svizzera sul 5%, in Austria sul 3.5% , in Germania sull’8%, in Inghilterra sul 4%, a Taiwan sul 13%, in Svezia tra le 250.000 e le 300.000 persone accusano disturbi di elettrosensibilità su una popolazione di 9.000.000 milioni di abitanti. In Italia applicando il valore di stima più basso del 3% si possono considerare 1.8 milioni di persone affette da elettrosensibilità. La maggior parte degli effetti biologici segnalati dei campi elettromagnetici implicano un flusso in entrata di ioni di calcio ad esempio nei neuroni cerebrali che stimolano iperattività e rendono difficile la concentrazione, con un risultante deficit di attenzione e iperattività (ADHD Attention Deficit Hyperactivity Disorder)”.
“Il nostro obiettivo è rendere Genzano un urbe sostenibile, vivibile, attraverso una programmazione integrata di medio-lungo termine, con una particolare attenzione alla educazione ambientale rivolta in primis alle ‘future generazioni’ utilizzando ogni canale a nostra disposizione”, ha aggiunto l’assessore all’Ambiente, Pamela Pezzotti, coinvolta in prima persona in una più “ampia” condivisione della problematica ambientale in ambito territoriale e intercomunale
“Credo sia importante per poter rendere attivo quanto detto nei tavoli intercomunali coinvolgere la cittadinanza per una maggiore consapevolezza della problematica – ha evidenziato l’assessore alla Sanità, Elisabetta Valeri –. Cerchiamo di tradurre ai cittadini le informazioni tecniche, a partire dalle scuole“.
Appuntamento al prossimo tavolo di confronto per un nuovo round della battaglia.